Ferruccio Sansa e l’indagine sulla moglie del capo dell’opposizione in Liguria: «Circonvenzione di incapace insieme a un prete»

La vittima è un’ereditiera 90enne. Che però aveva denunciato la sua amministratrice

La procura di Genova ha iscritto nel registro degli indagati l’avvocata Genovese Maria Valeria Valerio e Achille Boccia, ex missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere. L’accusa per entrambi è circonvenzione d’incapace. La vittima sarebbe Mariangela Toncini, ex dipendente del Banco Ambrosiano morta il 16 gennaio 2023 a 95 anni. Maria Valerio è la moglie di Ferruccio Sansa, giornalista e candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra. Oggi guida l’opposizione a Toti. Boccia è sacerdote diocesano della parrocchia di Bogliasco. Sansa non è indagato. Ma la procura ha sequestrato i conti cointestati insieme alla moglie.


Il reato

In base all’articolo 643 del Codice Penale l’accusa di circonvenzione d’incapace è il delitto di chi abusa dello stato di infermità e deficienza psichica di una persona per farle compiere un atto dannoso per sé e per gli altri. Secondo l’accusa Valerio ha presentato all’amministratrore di sostegno di Toncini un preavviso di parcella da 21.293 euro per un mandato legale. Ha trasferito una polizza Bnl Vita del valore di 400 mila euro a Boccia togliendo il vescovo di Milano Luigi Testore. Ha reso beneficiario Boccia di altre due polizze stipulate con Banca Intesa e del valore di 475 mila e 110 mila euro. Dopo la morte di Toncini Valerio ha incassato 129 mila euro da padre Boccia. 100 mila li ha usati per comprare una casa insieme al marito. Poi l’ha intestata a uno dei figli.


L’altra denuncia

Il Fatto Quotidiano fa sapere che agli atti c’è anche una seconda denuncia. Affidata a un diverso pm, precede di un mese e mezzo l’esposto dell’amministratrice. Qui la novantenne sosteneva di essere stata alienata dai suoi beni e che le veniva negato l’accesso a documenti contabili. Segnalava anche operazioni poco chiare, bonifici senza destinatario, né causale. In altre parole, gettava ombre sulla gestione di un patrimonio da 5 milioni di euro: «Vogliono farmi passare per scema». Pochi giorni fa il procuratore di Genova Nicola Piacente ha disposto l’unificazione dei due fascicoli. Valerio ha consegnato ai pm anche i diari dell’anziana. E gli scenari potrebbero presto cambiare.

La difesa di Valerio

Assistita dal suo legale Raffaele Caruso, Valerio ha respinto le accuse. «Io ho presentato un esposto un mese prima di essere denunciata dall’amministratrice di sostegno della signora». Valerio ha anche sottolineato che «non sono vittima di Ferruccio Sansa. La responsabilità me la prendo io. È successo perché cerco la verità e la giustizia». Secondo la donna la sua assistita, anziana di 94 anni, «perfettamente lucida e attiva era stata messa sotto amministrazione da un avvocato che si era presentato a casa sua con un assistente sociale e un medico». La donna, ultima di dieci fratelli tra i quali alcuni preti, molto religiosa e impegnata in quello che oggi è il terzo settore, era poi finita in una Rsa. Dopo le sue proteste era stata sistemata in una sua casa di Bogliasco dove diventa amica di padre Achille. Nel frattempo è cambiata amministratrice e l’anziana, il cui patrimonio si aggira intorno ai cinque milioni, ha cercato di capire perché è finita sotto amministrazione ma, soprattutto, che ne era stato dei suoi soldi.

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