Attentato a Bruxelles, uccisi a colpi di kalashnikov due svedesi. L’urlo “Allah Akbar”, poi la rivendicazione: «Vendetta per i musulmani» – I video

L’aggressore ora in fuga sarebbe Slayem Slouma: in un video si definisce «membro dell’Isis». Le vittime erano dirette allo stadio per Belgio-Svezia

Una sparatoria ha scosso la città di Bruxelles questa sera poco dopo le 19, nei pressi di Place Sainctelette, non lontano dal centro cittadino. Secondo i media belgi ci sarebbero al momento due morti accertati. Si tratterebbe di due persone di nazionalità svedese, dirette con ogni probabilità allo stadio per la partita Belgio-Svezia. Sui social circola un video che riprende la drammatica scena. Si intravede e si sente qualcuno aprire il fuoco e sparare diversi colpi, probabilmente di kalashnikov, all’interno di un edifico, e i pedoni e le auto fuggire alla disperata. L’aggressore avrebbe urlato “Allah Akbar”, il tradizionale «grido di guerra» degli islamisti prima di aprire il fuoco contro i suoi bersagli, quindi si sarebbe dato alla fuga a bordo di uno scooter. Ma l’assassino sembra essersi reso riconoscibile perché indossava una giacca arancione fluorescente e un casco bianco, come si desume dal filmato e da diverse foto scattate da residenti e passanti. L’ipotesi è che l’uomo abbia aperto il fuoco nell’atrio di un edificio, poi puntato l’arma contro due persone in un taxi, quindi si sia dato alla fuga, forse proprio in direzione dello stadio Re Baldovino dov’è in corso Belgio-Svezia. E nel Paese ora è allerta massima terrorismo.


Chi è il probabile attentatore e chi sono le vittime

Sui media belgi circola già il nome del presunto attentatore. La pagina Facebook dove aveva caricato il video aveva il nome di Slayem Slouma. Il portavoce della Procura federale belga ora fa sapere che è stato identificato come Abdesalem L., nato nel 1978. L’uomo si è reso facilmente riconoscibile per il giubbotto fluo arancione che indossava al momento dell’attacco, lo stesso che ha indosso in un video postato poco dopo sulla sua pagina Facebook (qui sopra). Nel filmato, sguardo fisso in camera e tono concitato, rivendica (in arabo) l’attentato e si presenta come «appartenente allo Stato islamico», vantandosi di aver ucciso «tre miscredenti» (la notizia della terza vittima non trova al momento conferma). L’aggressore afferma di aver sparato per «vendicare i musulmani» e collega la sua azione in particolare ad un fatto avvenuto domenica a Chicago, quando un bambino musulmano è stato pugnalato. «Fosse stato cristiano, lo chiameremmo terrorismo e non un crimine brutale», dice l’uomo nel video. La polizia ha poi chiuso il suo profilo social, rendendo inaccessibili i video e ogni altro suo contenuto. L’assassino ora è in fuga, come testimoniano diversi video postati sui social da automobilisti che se lo sono trovati nei paraggi, e la polizia belga lo sta cercando. È verosimile che le due persone cadute sotto i suoi colpi, che indossavano una maglietta della nazionale svedese, stessero muovendosi in direzione dello stadio Re Baldovino, dove questa sera è in programma la partita Belgio-Svezia, valevole per le qualificazioni agli Europei di calcio 2024.


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