Matteo Politi, il “finto” chirurgo «ha una laurea vera»: archiviate le accuse di falsificazione in Romania

Il 43enne avrebbe frequentato la Facoltà di Medicina all’Università di Pristina, in Kosovo. Titolo riconosciuto a Bucarest, ma non in Italia

Matteo Politi, il finto chirurgo plastico condannato per truffa e falsificazione di documenti, ha una (vera) laurea in medicina. La procura romena ha deciso di chiedere una revisione del processo a suo carico poiché il 43enne avrebbe frequentato la Facoltà di Medicina all’Università di Pristina, in Kosovo. Titolo riconosciuto in Romania, ma non in Italia. Andiamo con ordine: la prima condanna nei confronti di Politi risale al 2010, quando una donna lo aveva denunciato poiché delusa dei trattamenti estetici ricevuti. All’epoca il 43enne lavorava in un centro estetico e nei due principali ospedali di Verona sotto false credenziali. Dopo un patteggiamento di un anno e mezzo per truffa, con pena sospesa, Politi si trasferisce in Romania dove sotto falso nome continua ad operare. Nel marzo scorso arriva la condanna del Tribunale di Bucarest: 3 anni e 10 mesi di reclusione per truffa e falsificazione dei documenti legati all’esercizio abusivo della professione medica. Secondo la magistratura romena, tra il marzo e il dicembre 2018, Politi si sarebbe finto medico, truffando almeno nove vittime, usando un nome non suo (Luigi, ndr) ed eseguendo interventi chirurgici in diverse strutture nella capitale Bucarest.


I fatti

Il 22 agosto è stato arrestato dagli agenti dell’Arma a Marghera, in provincia di Venezia, a seguito del mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria romena. Ma pochi giorni prima, il 6 agosto, la procura della capitale romena decide di chiedere una revisione del processo. Risultato? L’archiviazione di tutta una serie di accuse tra cui «falsificazione materiale in documenti falsi», ovvero del diploma di medicina che invece «è risultato vero a tutti gli effetti». Nell’ordinanza di archiviazione – pubblicata dal Corriere della Sera – si legge, infatti, che «Riguardo al diploma di medicina, presumibilmente rilasciato dalla Facoltà di Medicina dell’Università di Pristina, Kosovo, e al certificato di superamento degli esami, il signor Politi ha sostenuto in tutte le udienze che ha effettivamente frequentato fisicamente i corsi presso questa facoltà in Kosovo e che tale diploma non è falso», premette il pm romeno. Dalle indagini, «risulta che il Ministero dell’Istruzione Nazionale, tramite il Centro Nazionale per il Riconoscimento ed Equivalenza dei Diplomi, abbia effettivamente equiparato e riconosciuto in Romania il diploma in medicina rilasciato a nome di Politi dalla Facoltà di Medicina dell’Università di Pristina, Kosovo. Inoltre, i rappresentanti del Centro Nazionale per il Riconoscimento e l’Equivalenza dei Diplomi hanno allegato alla presente documentazione la corrispondenza con i rappresentanti della Facoltà di Medicina di Pristina, Kosovo». Questi ultimi «hanno comunicato che Politi avrebbe effettivamente seguito i corsi della Facoltà di Medicina di Pristina, come da lui sostenuto». Politi è attualmente libero e si trova sottoposto all’obbligo di firma a Mestre. A fine mese è prevista in Cassazione la discussione del ricorso presentato riguardo alla condanna per truffa sancita in Romania.


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