«Quando stavo con Timberlake ho abortito»: la rivelazione di Britney Spears nell’autobiografia “The Woman in Me”

Le prime anticipazioni sul libro della popstar a pochi giorni dall’uscita nelle librerie: «Ero convinta che avremmo avuto una famiglia assieme»

Nelle librerie il prossimo 24 ottobre, il libro autobiografico di Britney Spears dal titolo The woman in me sta già facendo parlare di sé. Le prima anticipazioni sono uscite oggi sul magazine People. L’icona pop degli anni 2000 ha confessato di aver avuto un aborto durante la sua relazione con Justin Timberlake nel 1999. «Se fosse stato solo per me non l’avrei fatto», scrive Spears nel suo memoir. «Justin però non era affatto felice della gravidanza. Diceva che non era pronto a che ci fosse un bambino nella nostra vita e che eravamo troppo giovani», afferma ancora. Per la cantante la gravidanza «fu una sorpresa, ma non una tragedia», si legge. «Amavo moltissimo Justin e ero convinta che avremmo avuto una famiglia assieme». A posteriori, la Spears afferma che l’aborto forse non fu la giusta decisione: «Ma Justin era così sicuro che non voleva essere padre». La popstar aveva 17 anni quando si fidanzò con Timberlake che aveva un anno di più: Justin e Britney sono stati insieme fino al 2002 e né l’uno né l’altra hanno mai svelato i motivi della rottura. Britney ha poi sposato nel 2004 Kevin Federline da cui ha avuto due figli, Sean e Jayden di 17 e 16 anni, da cui ha divorziato nel 2006.


Gli attacchi alla famiglia

Nella sua biografia, Spears attacca inoltre il padre Jamie e il resto della famiglia per il controllo che per 13 anni hanno esercitato su di lei: «A ripensarci mi dà la nausea. Ero diventata un robot, ma una specie di bambina robot. La custodia legale mi aveva privato del mio essere donna. Mi aveva privato della libertà. Più che una persona sul palcoscenico, ero diventata una entità. Ho sempre sentito la musica nelle mie ossa e nel sangue: loro me l’hanno rubata». Per la cantante non vi era modo per lei di comportarsi come un’adulta, perché la famiglia non la trattava come tale: «Così regredivo all’infanzia, ma poi la parte adulta di me riprendeva il sopravvento, tranne che il mio mondo non me lo consentiva». Negli estratti del libro, Spears parla inoltre delle continue umiliazioni subite: «Mio padre mi diceva ripetutamente che sembravo grassa e che dovevo fare qualcosa. Facevo piccole cose creative qua e là, ma la mia passione non c’era più. Per quanto riguarda la mia passione per il canto e la danza, a quel punto era quasi uno scherzo. La sensazione di non essere mai abbastanza bravi è uno stato d’animo che distrugge l’anima di un bambino»


«Sono finalmente libera di parlare di me»

Nell’intervista a People in vista della pubblicazione del memoir, la popstar spiega, inoltre, che fin dall’inizio della sua carriera aveva lasciato che altri parlassero per lei: «Ora sono finalmente libera di parlare di me e raccontare la mia storia senza conseguenze. Ed è arrivata l’ora di alzare la voce». Una decisione presa – stando alle parole della cantante – anche per i fan: «Meritano di sentire la mia versione. Niente più complotti e niente più bugie. Sono io, finalmente in controllo del mio passato, del mio presente e del mio futuro».

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