«L’attacco su Gaza si svolgerà in tre fasi»: cosa prevede il piano di Israele per eliminare Hamas e liberare gli ostaggi

Il ministro della Difesa Yuav Gallant ha delineato la strategia di Tel Aviv. E un’imminente offensiva di terra sulla Striscia appare sempre più probabile

A quasi due settimane esatte dall’attacco sferrato da Hamas contro Israele, un’offensiva via terra dell’esercito di Tel Aviv sulla Striscia di Gaza appare sempre più probabile. L’ultima conferma in tal senso è arrivata da Alexander Ben Zvi, ambasciatore israeliano in Russia. «La decisione di lanciare l’operazione di terra nella Striscia di Gaza è stata presa», ha dichiarato il diplomatico all’agenzia russa Tass. «Questo perché – ha precisato – la decisione è legata all’adempimento dei nostri compiti, di cui abbiamo già parlato. Distruggeremo le organizzazioni terroristiche di Hamas e libereremo gli ostaggi. Questo non può essere fatto senza un’operazione di terra». Ora è il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant a offrire qualche dettaglio in più sulla strategia con cui lo Stato ebraico intende eliminare Hamas e liberare gli ostaggi.


Intervenendo a una riunione della Commissione Affari esteri e Difesa della Knesset, scrive il Times of Israel, Gallant ha rivelato che l’attacco di Israele sulla Striscia di Gaza si svolgerà in tre fasi. La prima, spiega il ministro, consiste in una campagna militare con attacchi aerei e successivamente con una manovra di terra per «danneggiare le infrastrutture e distruggere Hamas». Nella seconda fase, i combattimenti proseguiranno ma con un’intensità minore. E le truppe israeliane, precisa Gallant, lavoreranno per «eliminare le sacche di resistenza». Il terzo passo, infine, sarà la «creazione di un nuovo regime di sicurezza nella Striscia di Gaza», con «la rimozione della responsabilità di Israele» e «la creazione di una nuova realtà di sicurezza per i cittadini di Israele e residenti» della zona.


Credits foto: EPA/Hannibal Hanschke | Soldati israeliani si preparano all’offensiva via terra vicino al confine con Gaza (20 ottobre 2023)

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