La storia della “donna tavolino” che serve champagne ad evento di gala a Verona: la vicesindaca protesta e chiede chiarimenti

Gli organizzatori non hanno replicato, ma hanno fatto filtrare irritazione perché tutti i presenti all’evento, compresa la vicesindaca Bissoli, avrebbero fatto i complimenti a fine serata

Tra le tante maschere presenti al ricevimento al Palazzo della Gran Guardia a Verona ce n’era una che, almeno secondo alcuni, ha oltrepassato il limite dello scherzo cadendo nel sessismo. Ad accogliere gli ospiti dell’elegante evento organizzato dal Consorzio Zai – ente che punta a favorire lo sviluppo dell’economia scaligera – c’erano infatti non meno di due ragazze che indossavano un costume a forma di tavolino, da cui i presenti potevano prendere un calice di spumante come se le giovani fossero un oggetto inanimato. Ed è proprio questa la denuncia della vicesindaca di Verona, Barbara Bissoli, che visto di persona l’accaduto non ha esitato a scrivere una lettera al presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato, chiedendo un colloquio urgente. «In occasione dell’evento d’intrattenimento sono state esibite alcune ragazze con una mise che fungeva da tavolino, sulla quale gli ospiti della serata appoggiavano i loro calici», si legge nella lettera.


La donna-tavolino «non tutela la dignità»

Bissoli è anche assessora alla Parità di Genere, e definisce l’accaduto «un’oggettivazione della donna che va ad alimentare una cultura misogina e patriarcale che, con grande impegno, stiamo cercando di eliminare». E rincara la dose: «Una scena irrispettosa aggiunge alla quale ci auguriamo di non dover mai più assistere, in questa forma o in altre, ed è nostra intenzione istituire un codice di condotta per gli enti collegati al Comune di Verona, nella direzione di tutelare la dignità di tutte e tutti. Nonché di promuovere la cultura del rispetto e la parità di genere in tutte le sue sfaccettature, soprattutto laddove è messa a rischio da atteggiamenti e scelte inadeguate». Al momento non è ancora arrivata una replica da parte del Consorzio, ma, secondo fonti citate dal Corriere del Veneto, il monito della vicesindaca ha generato non poca irritazione tra gli amministratori. Questi hanno sottolineato che Bissoli e tutte le «signore» che siedono nella giunta comunale hanno partecipato alla serata dall’inizio alla fine, con tanto di complimenti per l’organizzazione.


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