Zaki da Fazio chiarisce la sua posizione su Gaza: «Subito un cessate il fuoco, bisogna lavorare per la pace»

Saltata la partecipazione all’esordio di Che tempo che fa sul Nove, l’attivista egiziano è stato ospite della seconda puntata del programma

Mentre Joe Biden rendeva noto l’accordo raggiunto con Benjamin Netanyahu affinché «un flusso continuo di aiuti possa entrare a Gaza», a Che tempo che fa Patrick Zaki interveniva sullo stesso argomento. «Vanno inviati gli aiuti umanitari, ci sono 2 milioni di persone che non hanno acqua, elettricità, le cose di base. Bisogna far arrivare gli aiuti umanitari». L’attivista egiziano, dopo che era saltata la sua partecipazione alla prima puntata, è stato ospite del programma di Fabio Fazio la sera del 22 ottobre. «C’è un conflitto, muoiono i civilii: tutti noi dobbiamo pensare alla pace, a come riportare gli ostaggi indietro. Dobbiamo lavorare tutti per la pace e trovare una soluzione politica. Anche le Nazioni unite, il Papa hanno parlato della crisi umanitaria. I problemi che tutti i civili e gli ostaggi hanno sono gli stessi problemi. Sono davvero tutti in una situazione estremamente negativa».


Zaki, nel colloquio con il conduttore, ci ha tenuto a chiarire la sua posizione sulla crisi israelo-palestinese: «La violenza produce violenza, con la pace ci deve essere la giustizia. Non bisogna tenere presente tutto quello che è successo negli anni scorsi. Ora bisogna fare solamente attenzione a una soluzione politica, ci sono persone che muoiono. Dobbiamo chiedere ai leader del mondo di prodigarsi per la pace. Quello che è successo all’ospedale di Gaza è stato terribile». Poi la conversazione si è spostata sulla presentazione del libro di Zaki, Sogni e illusioni di libertà. La mia storia. Il volume racconta i 22 mesi di detenzione nelle carceri egiziane e approfondisce le motivazioni e le speranze che hanno aiutato Zaki a resistere.


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