Usa, eletto il nuovo Speaker della Camera: chi è l’ultraconservatore Mike Johnson, contrario all’aborto e agli aiuti all’Ucraina

Dopo tre settimane e tre tentativi falliti, i Repubblicani hanno nominato il deputato della Louisiana, alleato di Trump

Ci sono volute tre settimane e tre tentativi falliti perché i Repubblicani riuscissero, infine, ad eleggere il proprio candidato come nuovo Speaker della Camera dei Rappresentanti. La scelta è ricaduta su Mike Johnson, ultraconservatore alleato di Trump, deputato per lo Stato della Louisiana. Prima di lui il Gop aveva proposto e poi “bruciato” altri tre colleghi, Steve Scalise, Jim Jordan e Tom Emmert, tutti incapaci di trovare in aula i 217 voti per essere nominato Speaker. Un voto resosi necessario dopo la destituzione – prima volta nella storia statunitense – di Kevin McCarthy, affossato dall’ala più radicale del partito che lo accusava di essere «troppo poco trumpiano». Ai Repubblicani, che detengono la maggioranza, il compito quindi di trovare un sostituto, ma le difficoltà di questi giorni rispecchiano le lotte interne al partito, la cui anima più estremista scalpita in vista delle elezioni del prossimo anno. Su Jonhson sono infine confluiti in maniera compatta i voti dei 220 Repubblicani, che lo hanno fatto diventare il 56esimo Speaker della Camera statunitense. «Ora torniamo a lavorare», ha annunciato ai suoi, «mi assicurerò che l’azione della camera si traduca in risultati e riporterà fiducia in questa istituzione».


Chi è Mike Johnson: la carriera e le idee

Mike Johnson, 51 anni, è un cristiano evangelico, rappresentante della Louisiana ed eletto al Congresso per la prima volta nel 2016. Nella sua relativamente breve attività parlamentare – per tradizione, a ricoprire il ruolo di Speaker vengono scelti politici di lunga esperienza nelle istituzioni – si è distinto per le sue posizioni ultraconservatrici. In passato ha votato a favore di un divieto a livello nazionale al diritto all’aborto, si è opposto al riconoscimento federale delle coppie dello stesso sesso ed è contrario all’invito di aiuti all’Ucraina. È stato presidente del Republican Study Committe e ha caldeggiato una legge per impedire la discussione sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere in qualsiasi istituzione rivolta a bambini di età inferiore ai 10 anni che riceva fondi pubblici. Ha fatto anche parte del team di difesa dall’impeachment dell’ex presidente Donald Trump, è stato tra i più attivi alla Camera per cercare repubblicani che firmassero una memoria legale con l’obiettivo di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020, e ha partecipato al tentativo di Trump di opporsi alla loro certificazione al Congresso il 6 gennaio del 2021.


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