Usa, la Florida ordina lo scioglimento di gruppi universitari pro-palestinesi: protestano gli studenti

Secondo la legge dello stato Usa – si legge nella nota – «è reato fornire supporto materiale a un’organizzazione terroristica straniera»

Sciogliere tutti i gruppi studenteschi pro-palestinesi presenti nelle università e nei college statali. È questo l’ordine che l’amministrazione del governatore della Florida Ron DeSantis ha emanato, mentre in Medio Oriente prosegue incessante il conflitto tra Israele e Hamas. La disposizione è arrivata martedì con una lettera ai presidenti delle università statali, a firma del Cancelliere della Florida State University System, Ray Rodrigues. Le due sezioni studentesche chiamate in causa fanno parte della National Students for Justice in Palestine (Sjp). Secondo la legge della Florida – si legge nella nota – «è reato fornire consapevolmente supporto materiale (…) a un’organizzazione terroristica straniera. E la National Sjp ha dichiarato in modo esplicito di far parte dell’Operazione alluvione al-Aqsa, un attacco guidato da terroristi».


Studenti in sciopero

Rodrigues ha puntualizzato che i gruppi studenteschi potranno, in alternativa, costituire «un’altra organizzazione che sia conforme alle leggi statali della Florida e alle politiche universitarie». L’ordine di sciogliere i gruppi pro-palestinesi ha provocato immediate polemiche tra gli studenti che ieri hanno deciso di scioperare contro la decisione e di chiedere «la liberazione del popolo palestinese dall’oppressione israeliana». Della stessa linea anche alcuni volti tra le fila dei candidati repubblicani alla Casa Bianca, come l’imprenditore Vivek Ramaswamy, che ha duramente criticato il governatore della Florida DeSantis, sostenendo che «cercare di limitare la libertà di parola degli studenti universitari non risolverà alcun problema».


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