Sgarbi a raffica alla Zanzara: «Sangiuliano non mi vuole vicino? Non soffrirò. Perché lui è incompatibile come me» – L’audio

Da Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio24, il sottosegretario alla Cultura prova a difendersi a modo suo. Gli insulti al Fatto quotidiano e le bordate anche al “suo” ministro

«Eri a conoscenza della legge citata dal Fatto Quotidiano? Non esiste». Travolto dalle polemiche e scaricato dal governo, Vittorio Sgarbi torna a difendersi. E lo fa intervenendo ai microfoni de La Zanzara su Radio 24. «È 50 anni che faccio queste cose. Fare una conferenza – spiega il sottosegretario alla Cultura – è come scrivere un libro. Quando scrive un libro Sangiuliano non ha i diritti? Che discorso è? È tutto assurdo». A scatenare le polemiche è stato un articolo pubblicato nei giorni scorsi dal Fatto Quotidiano in cui si sostiene che, da febbraio a oggi, Sgarbi avrebbe incassato 300mila euro in mostre e premi, insieme al suo capo segreteria e alla sua compagna. Una vicenda che ha spinto Giorgia Meloni a valutare il ritiro delle deleghe. E quando i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo gli chiedono se ha intenzione di lasciare il posto da sottosegretario, Sgarbi risponde: «Perchè dovrei dimettermi? Ho fatto solo il bene del patrimonio artistico italiano. È una campagna per colpire un nemico, ma è un nemico che non c’è. Non sono preoccupato».


C’è poi la questione del conflitto di interessi. «Mi hanno chiesto – attacca Sgarbi a La Zanzara – delle incompatibilità, ho elencato i miei incarichi e nessuno mi ha chiesto di non fare uno spettacolo o di presentare un quadro. Non c’è incompatibilità». Il sottosegretario ne ha per tutti. «Sangiuliano si indigna? Penserà di non essere autore di libri, di non fare attività autonoma. Che invece fa», continua Sgarbi. Secondo il critico d’arte, il punto è che la legge sul conflitto di interessi parla esplicitamente di incompatibilità solo «in materie affini». O per dirla come Sgarbi: «Tra un quadro di Parenzo e il Colosseo non c’è incompatibilità. Il ministero poi si occupa di tutela. Quindi anche Sangiuliano è incompatibile per questa legge? Chiunque faccia una cosa legata alle sue funzioni è incompatibile. Ma la legge non esiste». E quando Cruciani e Parenzo gli chiedono se Giorgia Meloni è arrabbiata, Sgarbi risponde senza esitare: «Forse con lui (Sangiuliano – ndr)… Io non ho fatto niente e non credo che Sangiuliano mi tenga a distanza. Poi se è questo che vuol fare, io non soffro della volontà degli altri». Decisamente più tranchant il giudizio sul Fatto Quotidiano, che secondo Sgarbi «deve essere messo in un cesso per potercisi pulire il culo».


Credits foto: ANSA/Max Cavallari | Vittorio Sgarbi risponde alle domande dei giornalisti in prefettura a Bologna (25 ottobre 2023)

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