Mediaset, il richiamo per sessismo dell’Agcom per «C’è posta per te» e «Forum»: le puntate che scatenarono le polemiche

Per l’Autorità per la garanzie nelle comunicazione i programmi non hanno rispettato «la corretta rappresentazione della donna»

Dopo quasi un anno l’Agcom ha inviato un richiamo formale a Mediaset per una puntata di C’è posta per te di inizio anno e una di Forum andata in onda a febbraio 2023. Per l’Autorità per la garanzie nelle comunicazione entrambi i programmi non hanno rispettato «la corretta rappresentazione della donna che dovrebbe essere sempre garantita nei programma di intrattenimenti». Nella puntata del 7 gennaio del programma condotto da Maria De Filippi è stata infatti raccontata la relazione, definita «tossica» da molti, tra una coppia di giovani romani. Quest’ultima caratterizzata da atteggiamenti violenti e di prevaricazione dell’uomo sulla donna. Durante il people show di Canale 5, Valentina – questo il nome della protagonista – chiedeva perdono al marito, Stefano, dopo averlo tradito. La giovane aveva raccontato di aver fatto di tutto per dimostrare di «essere perfetta come moglie, mamma e come donna di casa: lavavo pulivo stiravo badavo ai figli, li crescevo e facevo trovare tutte le sere un pasto caldo a mio marito». Dal 2018, però, – sempre secondo il racconto di Valentina -, suo marito Stefano avrebbe iniziato a trattarla male, dandole dell’incapace, della stupida, nonché della persona inutile. Tutto questo, racconta la giovane, anche davanti a figli ed estranei. Oggi, venerdì 27 ottobre, la delibera del Garante ha riconosciuto che la rappresentazione del matrimonio tra i due fatta durante la puntata «fa emergere un modello di relazione di coppia connotato da violenza e un’immagine stereotipata della figura femminile». E la conduttrice, ovvero Maria De Filippi, secondo l’Agcom, «non ha stigmatizzato i comportamenti violenti e irrispettosi del marito». 


La puntata di Forum di febbraio 2023

Stessa sorte è toccata alla puntata di Forum del febbraio 2023, dove si raccontava la storia di un padre che chiedeva l’affidamento esclusivo del figli già affidato alla madre. Per l’Agcom, le affermazioni della giudice – chiamata a giudicare sul conflitto per l’affidamento del minore durante la trasmissione – «veicolano un messaggio distorto volto a giustificare i comportamenti violenti del protagonista maschile della storia nei confronti della protagonista femminile, facendo apparire normali i modelli di relazione interpersonale improntati all’aggressività e alla scorrettezza comportamentale» e dunque «violano i limiti della correttezza in quanto attribuiscono una responsabilità alla protagonista femminile della storia per il comportamento violento del protagonista maschile e la colpevolizzano per l’aggressione subita». 


«Un richiamo troppo blando»

Per uno dei membri dell’Autorità del Garante, la Commissaria Elisa Giomi, citato dal Corriere della Sera, il richiamo a Mediaset è una «misura troppo blanda». A fronte «di due episodi gravi di cattiva rappresentazione della violenza sulle donne andati in onda alcuni mesi fa nei programmi C’è posta per te e Forum, segnalati da numerose associazioni e singoli, il Consiglio di Agcom ha rivolto un blando richiamo, quindi una misura del tutto inadeguata, all’emittente Rti (Mediaset, ndr) che avrebbe invece beneficiato di un messaggio più chiaro», afferma in una nota Giomi. «Entrambe le trasmissioni giustificano o addirittura empatizzano con gli uomini responsabili di aggressioni e mortificazioni ai danni delle proprie partner che sono inoltre colpevolizzate per i maltrattamenti subiti», prosegue la Commissaria. «Quindi si è trattato di due gravi episodi di normalizzazione di relazioni improntate alla sopraffazione di uomini sulle donne, derubricati a reciproche scaramucce da superare in nome dell’amore secondo un vecchio copione di romanticizzazione della violenza nel caso di C’è posta per te mentre in Forum, programma non nuovo alla vittimizzazione secondaria, questa volta si è arrivati ad un vero e proprio spregio a tutte le vittime di violenza maschile, che secondo le consulenti legali del programma fabbricherebbero accuse strumentali contro gli ex in fase di separazione», conclude Giomi.

Leggi anche: