Roma, profanate le pietre d’inciampo di due deportati. La rabbia di Gualtieri: «Gesto miserabile, piena solidarietà alla comunità ebraica»

Il gesto vandalico antisemita nel quartiere di Trastevere. Le due pietre sono già state ripulite dopo la probabile bruciatura

Due pietre d’inciampo, i segni su strada che ricordano le abitazioni da vennero strappati e deportati gli ebrei verso i campi di sterminio, sono state oltraggiate nelle scorse ore a Roma. L’inquietante episodio sarebbe avvenuto nella notte tra lunedì e martedì in via Dandolo, a Trastevere. Il timore è quello di un gesto antisemita legato alle tensioni internazionali per il nuovo conflitto in Medio Oriente. Le due pietre oltraggiate sono quelle che ricordano i deportati Michele Ezio Spizzichino e Amedeo Spagnoletto. Sembra che le due pietre siano state bruciate, anche se la dinamica dell’atto è ancora da accertare, riporta l’Ansa, mentre le pietre sono già state ripulite. Ma il sindaco Roberto Gualtieri ha già voluto esprimere la sua rabbia per quanto accaduto: «A Trastevere due pietre d’inciampo dedicate a due vittime romane della Shoah, deportate nel campo di sterminio di Auschwitz, sono state oltraggiate. Roma condanna fermamente questo gesto inaccettabile e miserabile. Solidarietà a tutta la comunità ebraica della nostra città», ha scritto il primo cittadino su Twitter.


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