Saman abbracciata al padre, la foto esclusiva dell’Adnkronos. Lui in aula: «Non l’ho uccisa io ma è stato qualcuno in famiglia»

In una foto pubblicata si vede l’uomo abbracciare la figlia: «Risale al 20 aprile, pochi giorni prima della scomparsa»

Spunta una nuova foto di Saman Abbas, la giovane sparita da Novellara nel maggio 2021 e trovata senza vita a novembre 2022. A diffonderla è l’agenzia di stampa Adnkronos e raffigura la ragazza abbracciata al padre Shabbar, uno degli imputati per la morte della 18enne. «Voleva bene a Saman. Al di là di quanto si è detto, c’è una foto che più di tutto lo racconta», ha commentato Enrico Della Capanna, avvocato difensore dell’uomo, a margine dell’udienza di oggi a Reggio Emilia. La foto, ha fatto sapere il legale, «è stata scattata il 20 aprile» 2021, ovvero dieci giorni prima che si perdessero le tracce della ragazza. Oggi Shabbar Abbas era presente in aula a Reggio Emilia per sentire i racconti di suo figlio Alì Haider. «Mio papà ha cambiato più di 10 account su Instagram per contattarla e convincerla a tornare a casa. Quando Saman fumava, mia madre le diceva di smettere, mentre mio papà, appena dietro, diceva che una volta tornata l’avrebbe sistemata lui, che la faceva fumare lui», ha raccontato il fratello della ragazza uccisa.


Shabbar Abbas continua però a professarsi innocente. E il suo legale offre una versione alternativa di ciò che potrebbe essere successo: «Sono convinto, ma certo non sono detentore della verità assoluta, che la morte di Saman sia stata un incidente», spiega Della Capanna all’Adnkronos. Secondo l’avvocato difensore, le indagini sarebbero state portate avanti finora «in maniera pessima» e «hanno sempre insistito su una e una sola ipotesi, affievolendo le altre». Dopo la morte di Saman, Shabbar Abbas era volato in Pakistan e ha fatto ritorno in Italia soltanto lo scorso settembre dopo essere stato estradato. Secondo l’accusa, il 47enne non ha mai accettato la relazione tra sua figlia e il fidanzato Saqib e (anche) per questo avrebbe deciso di ucciderla. Una tesi smentita categoricamente dall’uomo, che anche oggi a margine dell’udienza di Reggio Emilia ha ribadito: «Non ho ucciso mia figlia, non ho mai voluto ucciderla. Ma di una cosa sono sicuro, l’omicidio è avvenuto in ambito familiare».


Credits foto: ADNKRONOS

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