Roma, rinviato a giudizio Giandavide De Pau, accusato di triplice omicidio. La difesa punterà sulla perizia psichiatrica

Secondo la procura il 51enne agì con lucidità. Si costituiscono parte civile i parenti delle vittime

Come da aspettative, Giandavide De Pau è stato rinviato a processo, con rito ordinario, presso l’aula bunker della Corte d’Assise di Roma. Il processo riguarda i fatti avvenuti nel novembre 2022, quando nel quartiere romano di Prati vennero rinvenuti i corpi di Marta Castano Torres, 65enne colombiana che si prostituiva per mantenere la figlia, e di una coppia di escort cinesi: Yang Yun Sia, 45 anni, e Li Yan Song, di 55 anni. Il 51enne accusato del triplice omicidio, assistito dall’avvocato Alessandro De Federicis, non era presente in aula. In compenso c’erano i legali dei familiari delle vittime, che hanno richiesto di costituirsi parti civili. Istanza accolta dal gup, mentre non è stata ammessa l’Associazione italiana vittime vulnerabili di reato, che pure si era costituita. L’udienza preliminare è fissata per il 22 febbraio. In dibattimento un ruolo chiave lo giocherà la perizia psichiatrica chiesta dalla difesa, in base alla quale dovrà essere valutata l’eventuale compatibilità di De Pau con il carcere. La Procura lo ha già ritenuto capace di intendere e di volere: secondo l’accusa, i delitti sarebbero frutto di una mente lucida e consapevole. L’uomo tuttavia ha raccontato: «Ho vagato per due giorni. Avevo i vestiti ancora sporchi di sangue. Ero stravolto e mi sono messo a dormire per due ore sul divano e poi, alle 6 di mattina, sono arrivati i poliziotti che mi hanno bloccato. Ricordo di essere stato nella casa di via Riboty e di avere tentato di tamponare la ferita di una delle ragazze, ma poi ho un vuoto e non ricordo più nulla. Ho avuto blackout. Non ricordo di essere stato in via Durazzo». Ha inoltre alle spalle due ricoveri psichiatrici. Oltre a precedenti per droga, armi, violenza sessuale, lesioni, ricettazione e violazione di domicilio.


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