Hollywood, finisce anche lo sciopero degli attori: raggiunto un accordo preliminare tra sindacato e Studios

L’agitazione dei lavori dello spettacolo, compresi gli sceneggiatori, è costata alla California oltre 6,5 miliardi di dollari

Dopo 118 giorni, è finito lo sciopero indetto dagli attori contro gli Studios di Hollywood. Nelle scorse ore, le due parti hanno fatto sapere di aver raggiunto un accordo preliminare. «In un voto unanime questo pomeriggio, la Sag-Aftra Tv/Theatrical Committee ha approvato un accordo preliminare con l’Amptp mettendo fine allo sciopero di 118 giorni. Lo sciopero termina ufficialmente alla mezzanotte e un minuto di giovedì 9 novembre», fa sapere il sindacato. Affinché l’industria televisiva e cinematografica americana possa rimettersi in moto c’è bisogno ora che i membri del sindacato approvino l’accordo. Un passaggio che, salvo sorprese, dovrebbe arrivare a breve. A portare a uno stallo la trattativa tra sindacati e Studios sono state le richieste degli attori di retribuzioni migliori e soprattutto di tutele sull’uso dell’intelligenza artificiale. Lo sciopero del sindacato degli attori Sag-Aftra, che rappresenta circa 160mila lavoratori del settore, è iniziato il 14 luglio. Una situazione che ha provocato disagi per diverse produzioni: Dune, I Fantastici Quattro, Moana, Lilo & Stitch e non solo. A creare ulteriori ritardi è stato il fatto che fino a un paio di mesi fa anche gli sceneggiatori erano in sciopero. Uno stato di agitazione che si è concluso a settembre con l’accordo tra la Writers Guild of America e gli Studios. Secondo alcune stime, riporta la Bbc, lo sciopero combinato di attori e sceneggiatori è costato all’economia californiana oltre 6,5 miliardi di dollari. Ed è anche per questo che tra i principali attori coinvolti per convincere le due parti a raggiungere un accordo c’era anche la sindaca di Los Angeles Karen Bass, secondo cui lo sciopero ha coinvolto indirettamente milioni di altri lavoratori dello Stato.


Credits foto: EPA/Etienne Laurent | Una protesta degli attori di fronte al quartier generale di Netflix a Los Angeles, in California (8 novembre 2023)


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