Hollywood, termina lo sciopero degli sceneggiatori: cosa prevede l’accordo e perché non basta a far ripartire il settore

La Writers Guild of America parla di un «risultato eccezionale», ma le produzioni restano ferme per lo sciopero degli attori

Sono serviti cinque mesi di sciopero, ma alla fine l’accordo è arrivato. I produttori di Hollywood hanno raggiunto un intesa con il sindacato Writers Guild of America, che rappresenta oltre 11mila sceneggiatori, sul nuovo contratto triennale per gli scrittori di cinema e tv. Il nuovo accordo dovrà essere ratificato dalla maggioranza degli iscritti alla Wga, ma di fatto pone fine alla mobilitazione cominciata lo scorso 2 maggio. «Possiamo dire con grande orgoglio che questo accordo è eccezionale – commenta il sindacato dopo il raggiungimento dell’intesa – e prevede passi avanti significativi per autori e sceneggiatori di tutti i settori. Quello che resta da fare al nostro staff è assicurarsi che tutto venga messo nero su bianco in modo appropriato».


Cosa prevede l’accordo

Con l’accordo firmato oggi in California finisce uno degli scioperi più lunghi della storia di Hollywood, che ha paralizzato l’industria dello spettacolo e – secondo alcune stime – mandato in fumo oltre 5 miliardi di dollari. I dettagli dell’intesa raggiunta dagli Studios e dal sindacato degli sceneggiatori ancora non sono stati resi noti. «Anche se non vediamo l’ora di condividere con voi i dettagli di ciò che abbiamo ottenuto, non possiamo farlo finché non avremo messo l’ultimo puntino sulla “i”», ha scritto il Writers Guild of America in una nota. Secondo il New York Times, gli scrittori di cinema e tv sarebbero riusciti a ottenere buona parte di quanto richiesto: aumenti della paga minima, garanzie sulla fase di scrittura dei soggetti e percentuali più alte dei diritti d’autore per le opere destinate allo streaming. La questione più spinosa riguarda invece l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, che secondo i lavoratori di Hollywood rappresenta una minaccia per il futuro della loro professione. Su questo punto sono emersi pochi dettagli. A risultare decisivo per la firma dell’accordo provvisorio è stato l’intervento del governatore della California Gavin Newsom, che ha sollecitato le parti a trovare un’intesa per evitare di far rallentare l’economia dell’intero Stato.


Hollywood resta ferma

Ora che lo stallo tra case di produzione e sceneggiatori sembra avviarsi verso la risoluzione, la strada per far ripartire Hollywood è ancora lunga. Decine di migliaia di attori restano in sciopero, con il loro sindacato – Sag-Aftra – che ancora non è riuscito a raggiungere un accordo con gli Studios. Ad oggi sono circa 100mila i lavoratori di Hollywood inattivi tra attori, registi, operatori di macchina, truccatori, tecnici delle luci, direttori della fotografia e non solo. Dal 14 luglio gli iscritti alla Sag-Aftra manifestano di fronte alle sedi delle principali case di produzione di Los Angeles e New York. Il prossimo picchetto è previsto per martedì 26 settembre. E anche questa volta, accanto a loro, ci saranno gli sceneggiatori della Wga.

Credits foto: EPA/Allison Dinner | Attori e sceneggiatori di Hollywood protestano di fronte agli studi Paramount a Los Angeles, in California (8 settembre 2023)

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