Netanyahu ritratta su Gaza: «Non torneremo ad occuparla». Israele nega l’accordo con Hamas sugli ostaggi

Continuano i combattimenti attorno all’ospedale al-Shifa. L’Iran minaccia: «Inevitabile l’allargamento del conflitto».

Non c’è nessun accordo tra Israele e Hamas sul rilascio degli ostaggi con detenuti palestinesi. Lo riferisce la tv Kan, che cita una fonte del governo israeliano. Stamane l’emittente Al Arabiya, citando proprie fonti, aveva parlato di un accordo «nel rilascio delle prigioniere e dei minori palestinesi nelle carceri israeliane in cambio di 100 ostaggi, donne e minori, detenuti da Hamas». Nel mentre ci sono ospedali che riescono a evacuare i propri pazienti, altri no. Il sito di notizie israeliane Walla, riporta l’avanzata dell’esercito verso gli ospedali di Gaza Ranteesi e Nasr, dove gli amministratori ospedalieri hanno iniziato a portare via gli utenti, facendoli seguire un percorso umanitario aperto verso il sud della Striscia. All’ospedale al-Shifa però i miliziani di Hamas starebbero impedendo agli amministratori ospedalieri di far uscire le persone. Ed è proprio lì il fronte caldo del conflitto. Hamas e fonti palestinesi hanno segnalato combattimenti all’esterno della struttura e intorno all’ospedale Rantisi. Secondo il Times of Israel nell’area stanno operando forze speciali e corpi corazzati sono in avvicinamento. Il governo di Hamas ha denunciato che, nel bombardamento israeliano sul più grande ospedale di Gaza City sono morte 13 persone e decine sono rimaste ferite.


«Israele non vuole occupare Gaza»

Israele non vuole occupare Gaza né tornare a governarla. Ma serve una «forza credibile» per entrare nell’enclave. «Per prevenire l’emergere di minacce militari», dice Benjamin Netanyahu in un’intervista a Fox News. Nella quale elogia l’esercito, che si sta comportando «in maniera eccezionale», e dice che Israele cercherà di dare alla città «un futuro migliore». Intanto secondo il ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas Israele ha lanciato attacchi aerei vicino a tre ospedali. Tra cui il più grande nosocomio di Gaza, Al Shifa, dove Israele afferma che Hamas ha nascosto centri di comando e tunnel. E l’Onu chiede di coordinare le pause umanitarie di quattro ore al giorno che Israele ha detto di voler concedere per garantire l’arrivo di aiuti umanitari.


L’intervista a Fox

Durante l’intervista Netanyahu ha detto che vuole un governo civile per Gaza, ma che Israele si assicurerà che un attacco come quello del 7 ottobre non si possa ripetere. «Dobbiamo avere una forza credibile che abbia la possibilità di entrare a Gaza e uccidere gli assassini». Secondo Hamas i bombardamenti hanno ucciso finora più di 10.800 palestinesi. Secondo alcuni funzionari statunitensi l’Autorità Nazionale Palestinese, che oggi esprime un autogoverno nella Cisgiordania occupata, dovrebbe tornare a governare Gaza dopo la guerra. I funzionari palestinesi dicono che il ritorno dell’Anp a Gaza dovrebbe essere accompagnato da una soluzione politica che ponga fine all’occupazione da parte di Israele. Netanyahu ha ribadito che «Gaza deve essere smilitarizzata, deradicalizzata e ricostruita. Mentre il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh ha detto che l’Autorità non tornerà a Gaza «sopra un carro armato israeliano».

Le nuove minacce dell’Iran

Da Teheran torna a farsi sentire intanto con toni minacciosi il governo che sostiene “da remoto” Hamas oltre che Hezbollah e gli Yuthi dello Yemen. «Considerato l’aumento dell’intensità della guerra contro i residenti civili di Gaza, un’espansione del campo della guerra è diventato inevitabile», avrebbe detto ieri sera il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian al suo omologo del Qatar, lo sceicco Mohammed Bin Abdulrahman Al Thani, secondo quanto riferito dalla tv di Stato iraniana e riportato da Reuters.

80 mila residenti hanno lasciato Gaza

Intanto la Mezzaluna Rossa ha fatto sapere che un loro operatore umanitario è stato colpito alla schiena e ferito dalle forze israeliane. L’esercito ha colpito un’ambulanza durante un raid nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania occupata. The Times of Israel ha scritto che Oren Goldin, dichiarato disperso il 7 ottobre, «è stato ucciso durante l’assalto del gruppo terroristico che governa Gaza». Goldin aveva 33 anni e lascia la moglie e due gemelli di 2 anni. Mentre l’aeronautica israeliana ha utilizzato oggi il sistema di difesa aerea Arrow 3 per intercettare un missile lanciato a Eilat dagli Houthi nello Yemen. E circa 80 mila residenti si sono spostati dal Nord verso il Sud della Striscia di Gaza. Si tratta del movimento più grande finora nei cinque giorni successivi all’apertura del corridoio umanitario.

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