Lo sciopero generale di venerdì 17 novembre: quanto durerà e quali sono le fasce di garanzia

Le categorie, la precettazione, la commissione di garanzia

Lo sciopero generale del 17 novembre si farà. Cgil e Uil vanno avanti nonostante il Garante. A meno che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini non indica la precettazione. L’ordinanza è già sul suo tavolo. La riduzione dovrebbe autorizzare per quattro ore al massimo lo sciopero dei mezzi pubblici e otto ore per i treni. Entro 48 ore il ministro deve però convocare al Mit i rappresentanti delle due sigle sindacali. Nel frattempo il trasporto aereo non farà parte del pacchetto. Mentre i vigili del fuoco si asterranno dal lavoro dalle 9 alle 13. Per i lavoratori delle regioni del centro lo stop sarà di otto ore o dell’intero turno. Mentre le altre categorie si fermeranno per tutto il giorno in tutta Italia.


Le categorie

Ma quali sono le categorie per le quali è stato proclamato lo sciopero generale? Quelle interessate sono trasporti, pubblico impiego, scuola, igiene ambientale e nettezza urbana, lavanderie industriali e poste. Il presidente del Consiglio o il ministro possono imporre il termine per bus, tram, metropolitane e ferrovie. Quindi, spiega oggi Repubblica, per ora il 17 novembre è in programma lo stop a treni e mezzi pubblici come autobus, tram e metro mentre i voli saranno regolari. I treni saranno fermi da mezzanotte alle 20 e 59 del 17. Ci saranno due fasce di garanzia: 6-9 e 18-21. Lo stop del trasporto pubblico locale nelle città durerà sei ore divise in due fasce da 3 ciascuna. A Roma lo stop sarà dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 fino alla fine delle corse.


Taxi, traghetti, porti

Le partenze delle navi tarderanno di 24 ore, ad esclusione di linee e servizi essenziali. I taxi si asterranno dal lavoro per tutte le 24 ore. Stop anche al personale del trasporto merci e della logistica. Si fermano anche gli addetti alle autostrade e i trasporti funebri. La Commissione di Garanzia sugli scioperi potrà comminare una multa fino a 100 mila euro per ciascuna sigla se non modificheranno i tempi dello sciopero. Sono previste altre quattro giornate di mobilitazione da qui alla fine del 2023.

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