Valditara ai genitori, la strigliata sugli incidenti stradali: «Se un ragazzo si impasticca e torna alle 6, dite qualche no»

L’intervento del ministro dell’Istruzione a Milano: «Noi stiamo facendo la nostra parte per fermare la strage»

«Se un ragazzo esce, si impasticca, beve, e torna a casa alle sei di mattina, un genitore responsabile credo debba dire qualche no in più». A dirlo è il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, a margine della firma di un protocollo d’intesa a Milano tra il suo dicastero e la fondazione Banco Alimentare Onlus. Il tema di discussione è quello dei morti sulle strade. Un fenomeno che Valditara definisce una «strage» e che spesso coinvolge soprattutto i più giovani. «Ci sono più di 3mila morti sulle strade, purtroppo tanti giovani – ha ricordato il ministro -. Noi abbiamo cercato di fare la nostra parte partendo dalle scuole e introducendo l’educazione stradale anche come pilastro dell’educazione civica». Sul lato della prevenzione, insomma, il ministero dice di essere già al lavoro e invita i genitori a fare altrettanto. C’è però una terza componente fondamentale per arginare il numero di giovani che muoiono sulle strade. «I ragazzi – ha spiegato Valditara – ascoltano molto l’esperienza che hanno vissuto in prima persona i loro compagni. E allora nelle classi non ci deve essere soltanto la formazione dei docenti ma anche l’esperienza dei ragazzi». Per quanto riguarda il piano messo a punto dal ministero, Valditara ricorda che i corsi di educazione stradale seguono un meccanismo diverso rispetto a quanto avvenuto finora. Chi li frequenta, infatti, avrà accesso ad alcuni crediti per la patente. Una strategia che secondo il ministero rappresenta «un incentivo forte» per imparare fin da giovanissimi l’importanza dell’educazione stradale.


Credits foto: ANSA/Matteo Corner | Il ministro Giuseppe Valditara a un convegno all’Università Cattolica di Milano (9 ottobre 2023)


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