Lo sciopero generale, promosso da Cgil e Uil, con anche manifestazioni e presidi in tutta Italia secondo i sindacati ha avuto una larga partecipazione. Nelle regioni centrali le adesioni medie in alcune zone hanno sfiorato il 70%. Nei trasporti «si registrano picchi del 100% nei porti, fino all’80% nella logistica e nei Tpl e nel trasporto ferroviario, comparti sottoposti alla precettazione, del 70%». Secondo Nursind, sindacato autonomo costituito da soli infermieri e ostetriche, ha aderito circa il 75% del personale interessato, al netto, naturalmente, di chi doveva garantire i servizi essenziali. Ma è di tutt’altro avviso il ministro dell’Istruzione Valditara, secondo il quale nel mondo scolastico c’è stata poca adesione. «Massimo rispetto per chi oggi ha scioperato, va tuttavia segnalato che l’adesione allo sciopero nella scuola è stata molto bassa. Si configura il clamoroso insuccesso dell’iniziativa di alcuni sindacati. Andiamo avanti sulla strada delle riforme», ha dichiarato. Sul sito della Funzione Pubblica si possono visionare i dati provvisori. La scuola, su 320mila unità di personale in servizio oggi, gli aderenti, allo sciopero, alle 19:00 del 17 novembre, sono il 6.55%.
Le adesioni fabbrica per fabbrica
Cgil e Uil indicano «adesioni del 100% alla Sammontana Spa Gelateria di Firenze e alla Servizi Ospedalieri di Lucca. Astensione totale anche alla Dussman Ristorazione scolastica di Ancona. In tanti e tante hanno incrociato le braccia in tutti i settori privati. Qualche numero: a Firenze alla The Bridge il 70% degli addetti si è astenuto, al Nuovo Pignone l’80%; ad Ancona alla Fincantieri raggiunto l’80% di adesioni, alla Ariston il 90% e alla Tod’s di Fermo il 60. Stop per l’80% degli operai della Ast di Terni. Nel Lazio oltre il 90% degli addetti Findus e Cmb Carpi hanno aderito allo sciopero, così come il 70% dei lavoratori della filiera Amazon. 60% raggiunto alla Rdb Italprefabbricati di Teramo, 90% alle Trafilerie Meridionali di Chieti e 75% alla Teknocall de L’Aquila». Riguardo alle manifestazioni «a Roma in 60 mila hanno partecipato in piazza del Popolo», dove hanno chiuso il comizio il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. «Piazze piene anche a Firenze, Perugia, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, Macerata, Lanciano, Campobasso», spiegano in una nota. Le prossime agitazioni sono previste il 20 novembre, delle regioni del Nord il 24, della Sardegna il 27 e delle regioni del Sud il primo dicembre.
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