Il mistero dell’omicidio di Francesca Romeo in Aspromonte: l’agguato con modalità mafiose e il marito che non ricorda nulla

La dottoressa della Guardia Medica morta sulla strada di casa. Il parabrezza rotto e la direzione delle indagini

L’omicidio di Francesca Romeo in un agguato sulla strada che collega Seminara a Santa Cristina è ancora un mistero. Perché le modalità in cui è morta la dottoressa della Guardia Medica di Santa Cristina in Aspromonte sono tipiche dell’agguato di ‘ndrangheta. Ma non ci sono collegamenti tra lei, il marito Antonio Napoli di professione psichiatra e la criminalità organizzata. Due soli colpi sparati da uno o due uomini che aspettavano la Peugeot 3008 di marito e moglie all’altezza di una curva a gomito, quando le automobili devono per forza rallentare. Uno finito sul parabrezza davanti. L’altro andato a segno, ma sparato dal lato del passeggero. Il marito era presente ma dice di non ricordare nulla. Solo quando ha visto il corpo della moglie accanto a sé ha realizzato cos’era accaduto.


Il parabrezza

L’uomo ha una ferita da arma da fuoco e per questo è ricoverato all’ospedale di Polistena, dove lavora come psichiatra. Oggi sarà probabilmente risentito dagli investigatori. Che intanto stanno scandagliando i telefonini della moglie e il suo per cercare di capire cosa sia accaduto. La dottoressa era amata ed apprezzata da tutti e non aveva avuto screzi particolari nei giorni precedenti con gli astanti del Pronto Soccorso. Il procuratore Emanuele Crescenti disporrà l’autopsia. Marito e moglie erano insieme da 35 anni. Quella notte lei aveva appena finito il turno e lui la stava riportando a casa. Non avevano figli. Intanto la procura si muove verso l’ipotesi del killer unico. Che avrebbe utilizzato un fucile sovrapposto caricato con due cartucce: una palla unica e una a pallettoni. Il primo colpo si è fermato nel cofano dell’auto dopo aver rotto il parabrezza.


La direzione delle indagini

Il secondo ha ucciso la donna e ferito il marito a un braccio, mentre l’auto ha camminato per altri 800 metri dopo l’agguato. L’airbag è esploso. Il pubblico ministero non esclude alcuna pista. E si parla di qualche problema di vicinato con i terreni di famiglia a Seminara. Ma non si esclude qualche proposta arrivata a Romeo come conseguenza del suo lavoro e magari rifiutata. Le prossime ore probabilmente chiariranno la direzione delle indagini.

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