«Ha migrato, è parzialmente incapace di intendere e di volere»: la perizia su un 22enne accusato di rapina a Milano

Il giovane è originario del Marocco ed è arrivato in Italia dalla Libia. La sua famiglia ha pagato un riscatto

Un cittadino marocchino di 22 anni in carcere a Milano per aver cercato di rubare un telefonino ha ricevuto una diagnosi di fattore patogeno per il fatto di aver migrato. La perizia psichiatrica è stata disposta dal giudice delle indagini preliminari Fabrizio Filice. Gli esperti hanno stabilito che nei suoi confronti «la migrazione ha costituito un fattore patogeno, aggravando in un post adolescente i preesistenti aspetti di disregolazione del comportamento». Il Corriere della Sera racconta che il giovane è giunto in Italia passando da un campo di trafficanti di esseri umani in Libia. Ha atteso il pagamento del riscatto sollecitato ai famigliari a cui era stata mandata una sua foto con una pistola alla tempia. Questi fatti hanno fornito una «dimensione fortemente patologica» al «deragliamento clinico manifestato dopo l’arrivo in Italia con un abuso molto più intensivo di sostanze e la messa in atto di comportamenti criminali». Ed è arrivata la diagnosi di parziale incapacità di intendere e di volere. Destinata ad influire sul suo processo. I medici hanno suggerito nei confronti del 22enne la presa in carico da parte del servizio psichiatrico e del Sert per la tossicodipendenza. Il reato contestato è tentata rapina aggravata.


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