Papa Francesco: «Sono vivo: bloccato da una bronchite acuta e infettiva». la strigliata ai teologi: «Basta maschilizzare la Chiesa»

Ci vorrebbe più spazio per le teologhe, dice Bergoglio: «La donna ha una capacità di riflessione teologica diversa da quella degli uomini»

Prova a scherzare Papa Francesco in uno dei tanti appuntamenti in agenda oggi 30 novembre, nove da programma della mattinata, a proposito della sua salute ancora precaria, al punto da impedirgli anche il viaggio a Dubai per Cop28. «Come potete vedere sono vivo», ha detto in spagnolo a un gruppo di studiosi che partecipano a un seminario sull’etica in ambito sanitario. «Il dottore non mi ha lasciato andare a Dubai. Il motivo è che lì fa molto caldo e si passa dal caldo all’aria condizionata. E questo in questa situazione bronchiale» non è opportuno. Bergoglio ha quindi chiarito di cosa sta soffrendo in questo periodo: «Grazie a Dio non era polmonite. È una bronchite molto acuta e infettiva». Per ora il Papa ha spiegato di non avere febbre «ma prendo ancora antibiotici e cose del genere». In un incontro precedente, il Papa aveva incontrato un gruppo di teologi in gran maggioranza uomini. A loro aveva sottolineato come «la Chiesa è donna» e quanto fosse necessario dare più spazio alle teologhe. «C’è qualcosa che non piace a me di voi, scusatemi la sincerità. Una, due, tre, quattro donne: poverette! Sono sole! Ah, scusami, cinque. Su questo dobbiamo andare avanti! La donna ha una capacità di riflessione teologica diversa da quella che abbiamo noi uomini. E se noi non sappiamo capire cos’è una donna, cos’è la teologia di una donna, mai capiremo cos’è la Chiesa. Uno dei grandi peccati che abbiamo avuto è “maschilizzare” la Chiesa. E questo non si risolve per la via ministeriale, questa è un’altra cosa. Si risolve per la via mistica, per la via reale. A me ha dato tanta luce il pensiero balthasariano: principio petrino e principio mariano. Si può discutere questo, ma i due principi ci sono. È più importante il mariano che il petrino, perché c’è la Chiesa sposa, la Chiesa donna, senza maschilizzarsi».


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