Lei chiede la separazione con addebito, il giudice le dà torto: dovrà pagare 100 euro al mese al marito

La storia comincia nell’agosto del 2017, quando lui scopre che la moglie, dipendente dell’azienda sanitaria locale, spedisce messaggi con sue foto nuda

Ha chiesto al tribunale di Frosinone la separazione con addebito dal marito. Accusandolo di averla maltrattata. Ma il giudice ha deciso in modo completamente diverso: dovrà pagare lei al coniuge un mantenimento di 100 euro al mese. «Per me è un riconoscimento morale di quello che ho subito», dice oggi l’uomo. Perché, racconta oggi Il Messaggero, il processo per maltrattamenti finisce in un nulla. Mentre la moglie lo ha tradito in più occasioni. I due erano sposati da 19 anni e hanno un figlio, ormai maggiorenne. La storia comincia nell’agosto del 2017, quando lui scopre che la moglie, dipendente dell’azienda sanitaria locale, spedisce messaggi con sue foto nuda e «in posizioni compromettenti» sui social network. E si accorge che la coniuge, oltre a quella relazione virtuale, ne ha altre reali. A quel punto lei lascia la casa, che è intestata a lei, e torna a vivere dalla madre. Poi arriva la denuncia per maltrattamenti. E l’assoluzione nel luglio 2023 «perché il fatto non sussiste». Quando cominciano le udienze per il divorzio lei dice che l’unione coniugale si era deteriorata, con continue discussioni e liti. Lui fa notare che la storia è finita per le relazioni extraconiugali della moglie. E produce documentazione dei messaggi sui social network, a volte anche durante i turni di lei in ospedale. La signora conferma le circostanze di un adulterio. Sugli altri, dice, si tratta solo di amici. Cosa a cui il tribunale non crede, viste le foto. E la condanna al mantenimento. Adesso però la sua ex, che ha una nuova relazione, vuole indietro la casa in cui lui è rimasto a vivere. La battaglia in tribunale prosegue.


Leggi anche: