Il ritorno di Vannacci: da domani guiderà lo staff delle Forze Terrestri. Crosetto: «Nessuna promozione, inchiesta su di lui ancora in corso»

Il generale al centro della bufera per il libro “Il mondo al contrario” torna a Roma dopo oltre 3 mesi. Ma il suo nuovo incarico non è operativo: ecco cosa farà

Il generale Roberto Vannacci, al centro di un polverone negli scorsi mesi per il suo libro Il mondo al contrario, avrà un nuovo incarico di vertice nell’Esercito. Dalla prossima settimana diventerà infatti capo di Stato maggiore de Comando Forze Operative Terrestri. Vannacci si trasferirà a Roma già da domani, lunedì 4 dicembre. Poi, dopo una settimana di affiancamento all’attuale responsabile, assumerà le piene funzioni del nuovo incarico. Lo ha confermato lui stesso al Corriere della Sera, dopo che la notizia era stata anticipata dalla Gazzetta di Lucca. Dopo la pubblicazione (auto-prodotta) de Il mondo al contrario, pamphlet contenente una lunga serie di tesi omofobe, misogine e razziste, Vannacci era stato sollevato dall’incarico che ricopriva capo dell’Istituto geografico militare. Dalla fine di agosto era quindi «in licenza» a Viareggio, ma erano poi state negate le voci che volevano una procedura disciplinare interna al ministero della Difesa sul suo conto. Il generale, dunque, non poteva restare ancora a lungo “a spasso”.


In cosa consiste il nuovo incarico di Vannacci

La ricostruzione è confermata a Open da ambienti della Difesa. Un ufficiale generale – viene spiegato – non può non avere un incarico, e Vannacci è restato senza alcuno, a disposizione, per già oltre tre mesi. Ma in che consiste esattamente il nuovo ruolo che andrà a ricoprire? L’etichetta di capo di stato maggiore del comando delle forze terrestri non deve trarre in inganno: Vannacci sarà comandante solo dei capi ufficio e non avrà alcuna relazione di comando sulle forze operative terrestri dell’esercito, che dipendono dal Comandante e dal vice delle forze operative terrestri, cui riporterà lo stesso Vannacci. Un incarico di tipo burocratico, dunque, non operativo. Lo ha confermato ancora Vannacci al Corriere alla domanda se quella alle porte sia una promozione. «No, ma è una nomina adeguata al mio background. Sarò il capo di tutto lo staff e coadiuverò il comandante in capo che è attualmente il generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale. Io sono un grado inferiore rispetto a lui in quanto generale di divisione. Io avrò alle mie dipendenze tre generali di brigata e tutta una serie di colonnelli». Secondo quanto riporta la Gazzetta di Lucca, nel dettaglio, il comando a cui è stato ora assegnato Vannacci «è una delle aree di vertice dell’Esercito italiano, è responsabile dell’indirizzo delle attività di approntamento e costituisce lo staff per il capo di stato maggiore esercito per le problematiche connesse alla generazione delle forze per le operazioni, l’addestramento, l’approntamento, la simulazione, la validazione/certificazione/standardizzazione delle G.U. e unità operative e le informazioni tattiche».


Crosetto irritato dalle polemiche: «Tutti esperti di questioni militari?»

Vannacci non è stato né promosso né retrocesso, gli è stato semplicemente assegnato un nuovo incarico a lui consono «per grado, esperienza e diritto». Lo ha chiarito in serata il ministero della Difesa Guido Crosetto, che non ha nascosto la sua irritazione per il modo in cui la notizia è stata diffusa e recepita. «In merito alle pretestuose polemiche che oggi alcuni stanno provando a sollevare, sentendosi esperti di questioni e tematiche militari, mi preme solo sottolineare che il generale dell’Esercito Roberto Vannacci non è stato né promosso né retrocesso», ha detto Crosetto, invitando a «evitare polemiche strumentali basate su scarse o superficiali informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso». Il riferimento è all’inchiesta interna al ministero sul caso del suo libro, i cui esiti, ha incordato Crosetto, «sono ancora in via di valutazione». L’incarico cui è atteso da domani Vannacci gli è stato assegnato dallo Stato Maggiore dell’Esercito perché rientra tra i ruoli «che gli competevano per grado, esperienza e diritto, in attesa che il procedimento disciplinare faccia il suo corso», ha detto il ministro. Ricordando come «in questi mesi si è svolta l’inchiesta sommaria i cui esiti sono ancora in via di valutazione. In attesa di quest’ultima, evitando di attribuirgli incarichi di comando o con visibilità e/o proiezione esterna, è stato affidato al generale Vannacci un incarico di staff, all’interno di una catena di comando ben delineata ed in linea con la sua esperienza. Nello specifico, il generale Vannacci non è stato nominato, come scrivono in queste ore alcune tv e organi di stampa, “capo delle forze terrestri” ma capo di stato maggiore del comando delle forze terrestri. Comando delle Forze terrestri che ha un suo comandante, il generale Camporeale e un vice comandante, il generale Ristuccia, comandante delle forze operative. Il generale Vannacci dipenderà e sarà dunque agli ordini del generale Ristuccia. Suggerirei, pertanto, di evitare polemiche strumentali basate su scarse o superficiali informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso». Anche l’Esercito ha tenuto a precisare in serata denominazione e caratteristiche esatte del nuovo incarico di Vannacci: il ruolo assunto sarà quello di «Capo dello Stato Maggiore del Comando Forze Operative Terrestri», si tiene a sottolineare: un «incarico di staff in linea con il grado rivestito dal Generale di Divisione Roberto Vannacci».

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