Padova, il detenuto pestato in carcere per aver scoperto la relazione tra il mafioso e la prof

I due avevano una relazione. Lui ha ingaggiato altri detenuti per picchiare chi minacciava di fare la spia

Il pubblico ministero Roberto Padovano ha indagato otto persone per due episodi di violenza avvenuti a maggio nella Casa di Reclusione del Due Palazzi di Padova. Si tratta di sette detenuti e di un’insegnante. Quest’ultima, 39enne, avrebbe intrecciato una relazione con il detenuto Paolo Gatto, messinese con un lungo curriculum criminale e, fa sapere Il Gazzettino, anche condannato con l’aggravante del metodo mafioso per tentato omicidio, rapina, detenzione di armi. L’uomo avrebbe conosciuto l’insegnante seguendo i suoi corsi di matematica in carcere. Tra i due sarebbe nato un rapporto sentimentale. Un altro detenuto però li ha scoperti mentre consumavano un rapporto sessuale nella toilette del carcere. E ha minacciato di raccontare tutto alla direzione. A quel punto, spiega il quotidiano, Gatto ha assoldato una squadra di picchiatori tra i suoi compagni di detenzione. L’11 e il 21 maggio lo hanno accerchiato e riempito di botte, tanto da rompergli un femore. Lui ha ammesso le sue responsabilità in una serie di sms inviati all’amante. Gatti e gli altri sei sono stati trasferiti in altre carceri. La 39enne al termine di un colloquio è stata bloccata dalla Polizia Penitenziaria. Nel cellulare gli agenti hanno trovato i dialoghi tra i due, compresi i tentativi della donna di evitare il trasferimento di Gatto a Verona. Ora i due sono accusati di accesso indebito a dispositivi di comunicazione. Gatto e gli altri sei sono accusati di lesioni aggravate.


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