Incidente ferroviario a Faenza, l’ad di Rfi era sul Frecciarossa. Trenitalia: «Non ha palesato la sua presenza sul treno»

Secondo Il Manifesto la sua presenza sul convoglio potrebbe aver generato pressioni sui macchinisti. Trenitalia smentisce

A bordo del Frecciarossa che domenica si è scontrato con un regionale nei pressi di Faenza, sulla tratta Bologna-Rimini, c’era anche l’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio. La notizia della presenza, data in mattinata da il Manifesto, è stata confermata da Rete Ferroviaria Italiana che ha però precisato come l’ad non avrebbe avvertito Trenitalia della sua presenza sul treno. La società ha intanto fornito la sua versione della vicenda: «Un Frecciarossa che precedeva un treno Regionale è retrocesso per inerzia a bassa velocità in relazione alla pendenza della tratta e, nel retrocedere, ha urtato il Regionale che era regolarmente fermo al segnale rosso». Tuttavia, per il quotidiano, che cita alcune chat dei macchinisti, potrebbe esserci una versione diversa da quella emersa: «La presenza dell’ad di Rfi sull’Etr 600 avrebbe – scrivono i giornalisti Massimo Franchi e Linda Maggiori – portato a tentare di risolvere nel più breve tempo possibile il guasto con l’intervento della Sala operativa che avrebbe richiesto l’applicazione di una procedura che prevede un intervento agli organi esterni al treno: una particolare pressione che potrebbe aver indotto in errore il macchinista unico». Rfi nega, però, qualsiasi «coinvolgimento operativo» di Strisciuglio anche perché il manager «non ha palesato a Trenitalia la sua presenza sul treno».


La replica ulteriore di Trenitalia

«In merito all’articolo pubblicato da un quotidiano sulla presunta dinamica di quanto accaduto lo scorso 10 dicembre sulla linea Rimini – Bologna, Trenitalia smentisce che la Sala Operativa Centrale abbia fatto pressione sul macchinista per compiere attività non conformi ai regolamenti o per velocizzare le operazioni, in quanto a bordo del treno viaggiava l’AD di RFI Gianpiero Strisciuglio. Quest’ultimo era sì a bordo del Frecciarossa 8828 Lecce-Venezia per motivi di lavoro, ma non ha palesato la sua carica, resa nota soltanto dopo l’accaduto. Trenitalia e RFI smentiscono categoricamente che l’AD di RFI sia intervenuto sulle procedure che il macchinista avrebbe applicato nella circostanza. Con riferimento al tamponamento dei due treni, Trenitalia sottolinea che sono in corso approfondimenti ed è stata nominata una commissione interna per accertare la dinamica dell’accaduto».


Leggi anche: