Omicidio Treviso: Vanessa Ballan, incinta, uccisa a coltellate in casa. Arrestato Bujar Fandaj, lei lo aveva denunciato a ottobre

Sul suo profilo Instagram il ricercato aveva postato una foto con un cartello autostradale al confine tra Italia e Slovenia

Dopo ore di ricerche è stato arrestato Bujar Fandaj, 40enne di origini kossovare, sospettato di aver ucciso a coltellate Vanessa Ballan, 27 anni, incinta, nella sua abitazione a Spineda, una frazione del comune Riese Pio X nel Trevigiano. Per l’omicidio della donna sono scattate fin da subito le ricerche dell’uomo, residente ad Altivole, un comune confinante con Riese, e conoscente della vittima. Secondo quanto riportato da La Tribuna di Treviso lei lo avrebbe denunciato per stalking a ottobre. Sulle mani della 27enne sono state trovate numerose lesioni da difesa, a conferma di come la vittima abbia provato disperatamente a salvarsi dalla furia dell’omicida, che non le ha lasciato scampo. Sul suo profilo Instagram Fandaj aveva postato in giornata una storia con un cartello autostradale al confine tra Italia e Slovenia, a un chilometro circa dello svincolo per Nova Gorica, o in direzione Lubiana.


La storia postata da Bujar Fandaj su Instagram

Il corpo ritrovato dal compagno di lei

Mamma di un bimbo di 4 anni, Vanessa Ballan aspettava il secondo figlio. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la giovane lavorava come commessa in un supermercato ed era in maternità da tre settimane. A trovare il corpo il compagno, Nicola Scapinello, piastrellista, che avrebbe allertato il 118 dopo aver tentato inutilmente di rianimarla. Al momento dell’omicidio l’uomo era fuori casa. Sentito dai carabinieri, sembrerebbe escluso un suo coinvolgimento nei fatti. La coppia stava insieme da 11 anni. Insieme si erano trasferiti a Riese da Castelfranco Veneto. Dalla deposizione del compagno è emerso subito come possibile sospetto Fandaj, cittadino kosovaro conoscente della coppia. Con la famiglia di Vanessa e Nicola tuttavia i rapporti erano tesi da tempo: pare che l’uomo avrebbe iniziato a perseguitare la vittima, con continue e improvvise visite nel supermercato. Una serie di comportamenti molesti che avevano spinto Vanessa anche a denunciarlo ad ottobre per stalking.


Proclamato il lutto regionale

«Siamo davanti a un femminicidio dai contorni estremamente drammatici: due vittime, una mamma e la sua creatura, non ancora venuta al mondo, sono stati quest’oggi uccisi barbaramente. Un fatto che fa rabbrividire e, ancora una volta, indignare». Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta così il caso. «Un crimine così efferato si è verificato a pochi giorni dalle esequie di Giulia Cecchettin – prosegue il governatore – La ferita era ancora aperta, la nostra comunità ha ancora negli occhi e nel cuore l’angoscia di tante giornate di sofferenza. Nuovamente assistiamo a una spirale di violenza che necessita da parte di tutta la società, a partire dalle istituzioni, di una risposta assolutamente ferma. Anche nel giorno delle esequie di Vanessa Ballan proclamerò il lutto regionale: ogni femminicidio non è più questione limitata ad una singola famiglia, ma coinvolge ed è uno sfregio per tutta la nostra comunità». «È tutto così molto triste di fronte alla storia di una ragazza, una mamma, di soli 26 anni, la cui vita è stata oggi strappata a coltellate – conclude – Voglio esprimere il mio cordoglio più commosso e sentito alla famiglia di Vanessa e all’intera comunità di Riese. La speranza è che il criminale che ha commesso questo delitto sia al più presto assicurato alla giustizia: ripongo la massima fiducia nel lavoro degli inquirenti e della magistratura che sono certo darà presto risultati».

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