Portofino, chiuse le indagini per ricettazione sul sindaco: 91 borse contraffatte nel magazzino della sua tabaccheria

La Procura ha terminato gli accertamenti su Matteo Viacava e la socia Elisa Morello

Il sindaco di Portofino Matteo Viacava e la socia in affari Elisa Morello rischiano il processo per vendita di merce contraffatta e ricettazione. Dopo tre mesi di accertamenti, la Procura di Genova ha chiuso le indagini e notificato agli indagati, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio. Secondo gli inquirenti le 91 borse trovate nel magazzino della sua tabaccheria in centro a Portofino sono contraffatte. Fendi, Yves Saint Laurent, Chanel, merce griffata ma falsa, esposta poi in vetrina e messa in vendita. E soprattutto, secondo la Procura non è possibile che sia stata fabbricata in loco, visto i peculiari macchinari necessari a realizzarla. Per validare la propria tesi, i magistrati hanno incaricato le maison di una consulenza sui prodotti sequestrati: secondo le varie case di moda, è impossibile che le borse siano state fabbricate a Portofino. «In paese tutti sanno bene che ho dovuto delegare e cedere la gestione dell’attività del negozio, ho troppi impegni, devo fare il sindaco e continuare a seguire l’altra attività di famiglia», si era difeso Viacava a settembre, «non so se siano borse contraffatte, sono solo borse di iuta, da spiaggia, che vendono tutti. C’è da anni una nuova responsabile del negozio, ci sono due di- pendenti, la merce che vendono è fatturata e regolata: di quello che succede lì dentro non rispondo io, chiedete a lei». Essendo il titolare responsabile della società, la Procura lo ha iscritto nel registro degli indagati.


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