Trani, il Gip sequestra i beni del padre e marito violento: addio a 110 mila euro

La moglie lo ha denunciato per maltrattamenti. Lui ha continuato a violare gli ordini del tribunale

Il giudice delle indagini preliminari di Trani ha deciso di sequestrare beni per un totale di 110 mila euro a un uomo accusato di aver usato violenza nei confronti della moglie e della figlia. La decisione, racconta l’edizione barese di Repubblica, è in applicazione delle norme modificate del Codice Rosso di recente. I sigilli sono stati apposti a quattro immobili e a un’auto di lusso. Ed è stata eseguita dalla Guardia di Finanza della provincia Bat. La moglie ha denunciato il marito per maltrattamenti nel 2017. Ha poi ritirato le querele ma le angherie sono continuate e allora lei ha deciso di lasciarlo nel 2020. Ma lui ha continuato a minacciarla, anche di morte. Lei lo ha registrato e questo ha portato all’ordinanza di custodia cautelare in carcere.


Le indagini patrimoniali

Nel febbraio 2022 l’arresto e come parti offese sono state individuate la moglie e i due figli di 16 e 17 anni. Nell’agosto è arrivata la sorveglianza speciale, con tanto di obbligo di restare a casa dalle 22 alle 6. A quel punto sono scattate le indagini patrimoniali. Il sorvegliato ha movimentato soldi senza avvertire il tribunale. Mentre a febbraio e a giugno ha anche violato gli obblighi della sorveglianza. Nelle motivazioni del provvedimento il Gip scrive che «il sequestro preventivo paralizzando lo status quo, opera come inibitoria di attività illecite, rafforzata dall’indisponibilità delle cose il cui uso è implicato nell’agire vietato». Il giudice ha ritenuto concreto il pericolo che «la libera disponibilità dei beni possa protrarre i reati».


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