Capodanno, sale l’allarme terrorismo per le feste in piazza. La circolare del Viminale: «Azioni eclatanti anche da ecoattivisti»

Secondo il Viminale, la notte del 31 dicembre i movimenti ambientalisti potrebbero organizzare proteste di «particolare impatto mediatico»

Il Viminale in una circolare inviata a tutti i prefetti avverte di «elevato rischio di azioni di natura terroristica» in vista della notte di Capodanno. Soprattutto in questo periodo, spiega il ministero dell’Interno, mentre in Medio Oriente si «acuiscono le tensioni», e considerato «l’attuale delicato contesto politico internazionale», in vista del 31 dicembre i prefetti dovranno aumentare controlli e sistemi di prevenzione «sotto il profilo della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica». Sotto la lente del Viminale ci sono soprattutto le diverse manifestazioni di piazza tipiche dell’ultima notte dell’anno, oltre che le feste nei locali e nei ristoranti.


Il rischio di blitz ambientalisti

Nella notte del 31 dicembre per il Viminale aumentano le possibilità anche di nuove manifestazioni degli attivisti ambientalisti, che già nel mese di dicembre hanno organizzato diverse mobilitazioni. Proprio nell’ultima notte dell’anno, gli ecoattivisti «potrebbero ravvisare» occasioni per organizzare nuove proteste, soprattutto puntando a eventi «di particolare impatto mediatico, una occasione di massima visibilità per l’attuazione di iniziative contestative e dimostrative, anche con modalità eclatanti».


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