Addio a Jacques Delors, l’ex presidente della Commissione europea aveva 98 anni

Cattolico, socialista, figura di spicco della sinistra francese e tra i più importanti sostenitori dell’integrazione europea

È morto all’età di 98 anni il politico ed economista francese Jacques Delors, ex presidente della Commissione europea. Lo ha comunicato la figlia, Martine Aubry, all’Agence France-Presse. «È morto stamattina (27 dicembre, ndr) nella sua casa di Parigi, nel sonno», ha aggiunto la sindaca di Lille. Cattolico, socialista e figura di spicco della sinistra francese, Delors fu ministro dell’Economia sotto la presidenza Mitterrand dal 1981 al 1984. Ma rifiutò di candidarsi alla presidenza nel 1995 nonostante fosse il vantaggio nei sondaggi, una decisione che in seguito attribuì a «un desiderio di indipendenza troppo grande».


Il politico guidò la Commissione europea tra il 1985 e il 1995. Anni, questi, di importanti cambiamenti: dalla creazione del mercato unico europeo agli accordi di libera circolazione di Schengen; dalla moneta unica fino al programma Erasmus. All’epoca la sua spinta verso una maggiore integrazione incontrò le resistenze da parte di alcuni Paesi membri, tra cui la Gran Bretagna sotto la prima ministra Margaret Thatcher. La sua presidenza è considerata uno della più incisive nella storia dell’Istituzione di Bruxelles. Negli ultimi anni, Delors continuò a sostenere il potenziamento dell’integrazione europea, palesando la sua contrarietà nei confronti della Brexit e mettendo in guardia gli Stati dell’Ue dai pericoli del populismo in Europa. L’attuale presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, lo ha ricordato su X come «un visionario che ha reso la nostra Europa più forte. L’obiettivo della sua vita è un’Unione europea unita, dinamica e prospera. Ha plasmato intere generazioni di europei, compresa la mia. Onoriamo la sua eredità rinnovando costantemente la nostra Europa».


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