Via libera alla Legge di Bilancio 2024, dal taglio delle tasse in busta paga ai mutui per under 36: cosa prevede

Via libera con il voto alla Camera alla Manovra 2024 da circa 24 miiliardi

Arriva il via libera alle Legge di Bilancio 2024, approvata con l’ultimo passaggio alla Camera con 200 sì , 112 no e tre astenuti. Dopo ritardi e false partenze, la Manovra è stata approvata prima della fine dell’anno, scongiurando il rischio dell’esercizio provvisorio. La Legge di Bilancio da circa 24 miliardi di euro prevede oltre 15 miliardi finanziati in deficit per il taglio del cuneo fiscale (11 miliardi) e la riduzione delle aliquote Irpef (4 miliardi). Previste poi misure sul Ponte sullo Stretto, pensioni, aiuti sui mutui per gli under 36 e affitti brevi. Raddoppiato anche il fondo per il bonus psicologo.


Tasse sul lavoro

Per 14 milioni di dipendenti prevista una riduzione delle tasse in busta paga, con vantaggi in media di circa 100 euro al mese. Il taglio del cuneo fiscale viene confermato, dopo il decreto 1 maggio, di 7 punti per i redditi fino a 25mila euro e di 6 per quelli fino a 55mila euro. Passano a tre le aliquote Irpef, con l’accorpamento dei primi due scaglioni in un’unica aliquota al 23% che comprende i redditi fino a 28mila euro, al 35% fino a 50mila euro, al 43% oltre i 50mila. Previsto un beneficio massimo di 260 euro all’anno, secondo le stime delle associazioni dei consumatori.


Ponte di Messina

Confermate le risorse per il Ponte sullo Stretto, pari a 11,6 miliari di euro dal 2024 al 2032. La Manovra riduce a 9,3 miliardi però la parte a carico dello Strato. I 2,3 miliardi restanti saranno invece reperiti dal Fondo di sviluppo e coesione, con 1,6 miliardi, e poi dai bilanci di Calabria (300mila) e Sicilia (1,3 miliardi).

Pensioni

Sarà ancora più complicato andare in pensione nel 2024. Torna la Quota 103, con ulteriori penalizzazioni. Requisito principale resta avere compiuto 62 anni e avere almeno 41 anni di contributi, ma con un ricalcolo tutto contributivo dell’assegno pensionistico. E quindi non più con un sistema misto. Fino a 67 anni inoltre il valore lordo dell’assegno non potrà andare sopra i 2.272 euro mensili.

Violenza sulle donne

I 40 milioni che fanno parte delle risorse a disposizione delle opposizioni vanno a misure per la lotta alla violenza sulle donne. Tra queste, la creazione di un fondo per le case rifugio, esoneri contributivi per le assunzioni e altre risorse per il Fondo per le pari opportunità.

Affitti brevi e mutui per giovani

Tra gli emendamenti approvati alla Legge di Bilancio c’è la cedolare secca al 21% per il primo immobile con affitto breve. L’aliquota del 26% scatterà solo dal secondo appartamento. Nel caso di più di quattro immobili in affitto, scatta il calcolo da reddito di impresa, quindi non sarà più possibile usufruire della cedolare secca. Prorogata per un altro anno la misura che prevede l’agevolazione al mutuo per la prima casa degli under 36, che abbiano un Isee non superiore a 40mila euro. La misura prevede il sostegno statale per case che non superino i 250mila euro.

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