Annullata la sospensione per il prof della Bocconi, il caso delle frequentazioni con le studentesse. Il Tar: «L’Università sapeva, ha perso tempo»

Ad aprile, l’ateneo milanese ha sospeso il docente per le relazioni intime con alcune studentesse. Ma ora il Tar ha annullato il provvedimento disciplinare

Il Tar della Lombardia ha annullato i 12 mesi di sospensione disciplinare del professore della Bocconi accusato di aver avuto rapporti inappropriati con alcune studentesse. Lo scorso 15 giugno, il Consiglio di Amministrazione dell’ateneo milanese aveva stabilito per il docente la sospensione dello stipendio e uno stop di un anno dall’insegnamento. Una misura annullata oggi dal Tribunale Amministrativo Regionale, che punta invece il dito contro l’Università, accusata di «essersi mossa al di fuori del quadro normativo». Già al termine dell’estate 2022 – scrivono i giudici, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera – la Bocconi era «a conoscenza di tutti gli elementi fattuali necessari a muovere una puntuale contestazione disciplinare al docente». Al posto di agire, però, i vertici dell’ateneo hanno scelto di avviare un’istruttoria durata all’incirca sei mesi. Una mossa che, secondo i tre giudici, risponderebbe al «deliberato intento di non formalizzare le accuse e di gestire la vicenda internamente e in via confidenziale».


La decisione dell’università

Il 7 aprile di quest’anno, l’università contesta al professore «intime e prolungate frequentazioni segnalate da ex studentesse», con tanto di «spese per viaggi e alberghi in sua compagnia e bonifici sul suo conto». Il docente respinge ogni accusa, precisando che non si è trattato affatto di molestie, bensì di relazioni sentimentali con studentesse maggiorenni, consenzienti e in nessun modo destinatarie di trattamenti preferenziali in ateneo. Un mese più tardi, i vertici della Bocconi decidono di sanzionare comunque il professore per aver violato il codice accademico con un comportamento definito «incivile e irresponsabile nei confronti di studentesse in situazione di dipendenza relazionale nei suoi confronti».


Il ricorso al Tar

A questo punto, il professore fa ricorso al Tar contro la sua stessa università. La contestazione formale della Bocconi nei suoi confronti risale allo scorso aprile. Nei fatti, però, ci sono le mail a dimostrare che già dall’estate del 2022 l’ateneo era a conoscenza dell’intera vicenda. Di conseguenza, i 180 giorni di tempo massimo utili ad avviare il procedimento disciplinare sono stati superati e la sospensione dall’insegnamento è da annullare.

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