A Bologna stanno per proiettare un film da propaganda putiniana, “Il Testimone”. Scoppia la polemica. Il comune: «Inaccettabile»

Si tratta del primo lungometraggio finanziato dal Cremlino e racconta la guerra contro Kiev

«Abbiamo appreso dai social network della proiezione del film di propaganda anti-ucraina “Il Testimone” in programma nei prossimi giorni presso la casa di quartiere Villa Paradiso. Convocheremo a stretto giro il gestore dello spazio in convenzione, è inaccettabile utilizzare una sede istituzionale per attività di propaganda, siamo contrari a questa iniziativa e chiederemo agli organizzatori di ritirarla». A scriverlo, in una nota, il Comune di Bologna. La pellicola fa discutere perché “Il Testimone“, o meglio “The Witness” è il primo lungometraggio russo sull’invasione dell’Ucraina, finanziato dal ministero della Cultura russo. Presentato il 17 agosto in Russia, è stato un flop al botteghino. Con un budget di 200 milioni di rubli (1,75 milioni di euro), ha incassato meno di 14 milioni di rubli (128.000 sterline) nelle prime due settimane. Racconta il punto di vista di un violinista belga, Daniel Cohen, a Kiev per esibirsi nel febbraio del 2022, pochi giorni prima dell’inizio della guerra e poi sul fronte, davanti a soldati ucraini dipinti come nazisti veri e propri, cultori del “Mein Kampf”.


Qualche giorno fa a Modena è scoppiata la polemica per un incontro sulla ricostruzione di Mariupol, promosso dall’Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna, la stessa che cura l’evento bolognese, in calendario il 20 gennaio prossimo. Contro l’appuntamento i Radicali Italiani, Radicali Modena e diverse associazioni ucraine modenesi e di tutta Italia che saranno in piazza per protesta.


(foto copertina Slippedisc.com)

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