Abuso d’ufficio, primo sì al Senato alla cancellazione del reato. Il sindaco di Parma Guerra: «Riforma giusta, il centrosinistra l’appoggi»

Via libera alla misura in commissione Giustizia (col sì anche di Italia Viva). Il primo cittadino di Parma richiama il centrosinistra alla riflessione

La maggioranza di centrodestra marcia convinta verso la cancellazione del reato di abuso d’ufficio, quello previsto dall’articolo 323 del codice penale. Ieri la norma, parte del pacchetto di riforma della giustizia predisposto dal ministro Carlo Nordio, ha avuto il primo ok in commissione Giustizia al Senato, col sì anche di Italia Viva (con Ivan Scalfarotto). A favore del provvedimento a tutela in primis dei sindaci è anche Azione. Contrarie invece le altre opposizioni – dal Pd a M5s ad Avs – che preferirebbero se mai una modifica, non una cancellazione sic et simpliciter del reato. Ma nel campo del centrosinistra ci sono voci dissonanti. Come quella del primo cittadino di Parma Michele Guerra, che oggi in una lettera al Foglio dà voce alla sensibilità di molti sindaci: «La misura sull’abuso d’ufficio non creerà una schiera di pericolosi criminali ai vertici degli enti locali, ma eviterà allo stato spese enormi per indagini chiuse nel 93% dei casi con la piena assoluzione», spiega il sindaco di Parma. Secondo il quale la cancellazione del reato ha anche il merito di «allontanare dalla mente di migliaia di amministratori locali lo spettro di potenziali processi lunghi che incidono sulla regolare azione amministrativa e sulle serenità di intere Giunte e famiglie». Un assist alla più serena progettazione di politiche pubbliche sul piano locale, insomma, che anzi, secondo Guerra – eletto nel 2022 da indipendente alla guida di una coalizione di centrosinistra – «sarebbe stato importante portare avanti nell’area politica del centrosinistra, i cui Sindaci da anni chiedono che si intervenga con coraggio». Plauso al governo Meloni, dunque? Sì, ma solo su questo specifico provvedimento. «Lo fa un governo che fino a qui si è mostrato lontano dalle esigenze degli enti locali, con tagli e poca considerazione», ricorda Guerra sulle colonne del quotidiano diretto da Claudio Cerasa.


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