Chiara Ferragni, la comunicazione gestita da una società esperta di crisi d’immagine: i precedenti con il crac Parmalat e il Ponte Morandi

Di cosa si occupa, chi l’ha fondata e perché l’influencer si è affidata a loro dopo il caso Balocco

«Community». Così si chiama la società con sede a Treviso, Milano e Roma, che sta aiutando Chiara Ferragni a mantenere salda la propria reputazione. Prima i ringraziamenti «a chi c’è stato» e a chi ha saputo muovere «critiche costruttive», poi un «mi siete mancati», e infine le foto con la madre e la piccola Vittoria. Così l’influencer rimasta travolta dal caso Balocco e la conseguente indagine per truffa, è tornata nelle scorse settimane a comunicare con i suoi follower dopo un periodo di silenzio totale. Quella che sta affrontando Ferragni è una vera e propria crisi, su più fronti. E non a caso ha deciso di rivolgersi a una società esperta in crisis management, sia a livello nazionale che internazionale, che ha gestito – fa sapere Il Messaggero – alcuni casi rilevanti come il crac di Parmalat e Cirio, ma anche quelli di Guido Barilla, del Ponte Morandi, ex Ilva, l’Ospedale San Raffaele e Standard & Poor’s.


Chi ha creato la società

A capo di Community come amministratore delegato c’è Auro Palomba, in passato giornalista economico e direttore della comunicazione in alcuni istituzioni finanziarie. Nel 1999, come si legge sul sito della società che gestisce oggi, ha creato con Maurizio Costanzo e Alessandro Benetton la Maurizio Costanzo Comunicazione, per poi separarsi e fondare Community. Quest’ultima si definisce «da più di 20 anni azienda leader nel mondo del reputation management». E quanto a Palomba si legge: «Impegnato in prima linea nelle più complesse operazioni straordinarie del nostro Paese, ha contribuito a costruire, gestire e difendere la reputazione di importanti famiglie imprenditoriali italiane e di grandi gruppi internazionali, finanziari e industriali».


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