Omicidio Anica Panfile, svolta sulla donna trovata morta nel Piave: arrestato il suo ex datore di lavoro

Si tratta di Franco Battaggia, un commerciante di pesce, già personaggio importante della criminalità trevigiana. In passato è stato legato anche alla Mala del Brenta

C’è un indiziato per il delitto di Anica Panfile, la 31enne trovata senza vita lo scorso maggio sul greto del fiume Piave, a Spresiano. Oggi i Carabinieri di Treviso, su provvedimento della Procura, hanno infatti fermato il suo ex datore di lavoro. Si tratta di Franco Battaggia, un commerciante di pesce, già pezzo grosso della criminalità trevigiana, legato anche alla Mala del Brenta. Adesso dovrà rispondere di omicidio e tentata soppressione di cadavere aggravata. L’uomo lo scorso giugno era finito al centro delle indagini sull’assassinio della donna di origini romene, madre di quattro figli. Era stato un pescatore a ritrovare il corpo della donna incagliato in pochi centimetri d’acqua sotto un viadotto. Circostanza che aveva fatto immaginare in un primo momento al gesto volontario. L’esito dell’autopsia, però, portò a un cambio di rotta nelle indagini: sul corpo della donna vennero trovate «numerose lesioni contusive», in particolare alla testa e al volto che sono state «considerate la causa del decesso» dai medici legali. 


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