Andrea Agnelli resta inibito per 10 mesi, respinto il ricorso sulle manovre stipendi della Juve

L’ex presidente bianconero era stato condannato a 16 mesi di inibizione, poi ridotti a 10 dalla Corte federale d’appello

Confermata l’inibizione di 10 mesi per Andrea Agnelli, dopo che il Collegio di Garanzia presso il Coni ha respinto il ricordo dell’ex presidente juventino sul caso della «manovra stipendi». I giudici hanno ritenuto il ricorso «in parte inammissibile e in parte infondato». Agnelli era stato inibito per 16 mesi, poi ridotti a 10 dalla Corte federale d’appello. Sullo stesso caso, la Juventus aveva chiuso con un patteggiamento. I giudici hanno accolto la posizione del procuratore generale dello sport, Ugo Taucer, che aveva chiesto di respingere il ricorso condividendo la memoria già presentata dalla Figc. Linea contestata dal legale che assiste Agnelli, Davide Sangiorgio, che nel suo intervento aveva detto: «Come può una pronuncia affermare una violazione tecnico-contabile senza i dovuti accertamenti? Non c’è stata da parte della procura federale, del tribunale e della corte. La corte fa riferimento esclusivo all’articolo 2423 bis del codice civile, non a norme di principio contabile. Ma il 2423 bis è una norma generica. Quindi come faccio a dire se un onere è di competenza di un determinato esercizio o dell’altro, questo l’articolo citato non lo dice. Non lo disciplina. Quello che è mancato a supporto della decisione è stato l’accertamento di base».


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