Auto a 30 all’ora in città, parla il sindaco di Olbia: «A 50 all’ora si muore, a 30 no. Ora i cittadini sono più sani e felici»

Il primo cittadino di Forza Italia racconta che quando gli venne l’idea «anche Berlusconi era d’accordo»

Non mancano polemiche e timori sul limite di velocità a 30 kilometri orari che alcune città italiane hanno introdotto nei centri abitati. È il caso di Bologna e Olbia dove, però, i sindaci si dicono soddisfatti. «Adesso la cittadinanza è più sana e felice», sostiene il primo cittadino di Olbia Settimo Nizzi (Forza Italia), che oggi racconta come 3 anni fa sorprese tutti annunciando il limite dei 30 per ogni strada comunale. «Nel primo periodo siamo stati elastici, ci fu un anno di accompagnamento», precisa al Corriere della Sera. A distanza di tempo non ha dubbi sul fatto che abbia portato più benefici alla popolazione che svantaggi. Il sindaco racconta che è cambiata la tipologia di incidenti stradali. «Prima erano causati soprattutto dalla velocità, ora è per distrazione o per mancato rispetto della precedenza», riferisce Nizzi.


«Anche Berlusconi era d’accordo»

Il primo cittadino ci tiene poi a parlare anche come sanitario: «Lo dico da medico: a 50 all’ora si muore. A 30 no». Senza dimenticare che «noi abbiamo meno smog e più tranquillità». Molto vicino a Silvio Berlusconi, Nizzi fa inoltre sapere che anche lo stesso leader di Forza Italia, ormai defunto, all’epoca era d’accordo: «Mi disse “Bravo sindaco, hai fatto bene!”. Amava l’ambiente». Secondo i dati Istat, la prima causa di incidenti è la distrazione, la seconda il mancato rispetto della precedenza, e la terza è la velocità elevata. E se in Italia si stanno muovendo i primi passi in questa direzione, in tante altre città d’Europa è già la normalità. Basti pensare a Graz in Austria, pioniera del limite 30 dal 1992. Ma anche Bruxelles, Parigi o Nantes. In alcuni Paesi i morti sono scesi anche fino al 70%. Ma i benefici si contano anche per l’ambiente. A Bruxelles è stato registrato un calo del rumore percepito fino al 50%, contribuendo così a migliorare la qualità dell’ambiente. Molti cittadini, inoltre, hanno iniziato a optare per l’utilizzo dei mezzi pubblici o della bicicletta.


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