Chicago, uccide 7 membri di una famiglia e si suicida: finita caccia al killer nell’Illinois

Si è tolto la vita con un colpo di pistola dopo uno scontro con gli agenti della sicurezza del Texas

Si è suicidato il ragazzo di 23 anni che ha ucciso almeno sette membri di una famiglia, i cui corpi senza vita sono stati trovati all’interno di due abitazioni nel sobborgo di Joliet (Chicago, nell’Illinois). Anche l’ottava vittima, Toysi Bakare, 28 anni, originario della Nigeria, morta domenica 22 gennaio, sarebbe legata alla strage. A renderlo noto è la polizia, citata dall’emittente Abc News. Nelle scorse ore gli agenti avevano lanciato una caccia al presunto killer, Romeo Nance, che – stando a quanto riportano gli investigatori – conosceva le vittime. L’anno scorso il giovane aveva inoltre sparato a una donna ed era libero su cauzione in attesa del processo. «Si è tolto la vita con un colpo di pistola dopo uno scontro con gli agenti della sicurezza del Texas», hanno affermato gli agenti.


Il capo della polizia di Joliet, Bill Evans, aveva commentato la scena del crimine come «il peggior scenario criminale che abbia mai visto» nei suoi 29 anni di carriera. L’allarme è scattato lunedì pomeriggio, 22 gennaio, quando la polizia ha ricevuto una telefonata anonima che segnalava una sparatoria. Quando gli agenti sono entrati in due diversi appartamenti hanno trovato due corpi in una casa, e altri cinque in quello vicina. Tutti appartenenti allo stesso nucleo famigliare.


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