Le ragazze che imparano le arti marziali per difendersi dagli uomini: «Non per la paura, ma per la loro stupidità»

La storia di Greta, vittima di catcalling

Greta Farina nel 2015 ha iniziato a praticare judo. Per avere una sicurezza maggiore di sé e per essere stata vittima di catcalling. 22enne, frequenta una scuola di fotografia a Milano e oggi racconta la sua scelta al Quotidiano Nazionale: «Non ho cominciato per paura, a paura ma per l’inconsapevolezza che hanno gli uomini, cioè la loro stupidità. Il fatto che non riescono a contenersi e a trattenersi: questo mi porta non ad avere paura ma a evitare di farmi male. Sapere cosa fare nel momento del bisogno». Poi racconta: «Sono stata vittima di cat calling molte volte per le strade di Milano, ma finché parlano posso sopportarlo. Quando torno a casa c’è sempre chi fa commenti provocatori fischiando dietro. Io la prendo anche sul ridere perché finché stanno lì seduti e mi dicono “Vieni qua bella”, io rispondo e ci scherzo su…».


Come lei ce ne sono tante. Nel 2021 la Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali) ha registrato 437 iscrizioni, che l’anno successivo sono salite a 701. Nel 2023 il record di 786 nuove matricole. Greta però spiega anche che «essere in una palestra con un insegnante è completamente diverso da quando ti trovi in una situazione pericolosa. Quindi bisogna imparare quelle due mosse basilari e facendo così nel momento in cui ti vogliono aggredire con un’arma o meno, tu pur essendo in panico sai come reagire». Ma alla fine lo sport serve a superare la paura di essere aggredite: «Ho amiche che hanno paura di andare in giro alla sera e consiglio loro il judo, perché ti aiuta a capire come comportarsi in determinate situazioni e, se non ti capita, ti senti più sicura».


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