E anche Trudi scarica Chiara Ferragni: «Noi estranei a qualsiasi beneficenza»

La nota dell’azienda: «Il packaging e la bambola stessa non hanno mai riportato alcuna comunicazione riferente ad azioni di beneficenza o altro»

Trudi, l’azienda che produce giocattoli e peluche, smentisce le indiscrezioni di stampa e si dichiara «estranea a qualsiasi attività di beneficenza o altra iniziativa sviluppata autonomamente da Tbs Crew – Chiara Ferragni». L’azienda, per cui l’influencer sponsorizzò la bambola  a sua immagine sui suoi social precisa che «il packaging e la bambola stessa non hanno mai riportato alcuna comunicazione riferente ad azioni di beneficenza o altro». Trudi, precisano, è stata contattata nel 2018 dalla società Tbs Crew esclusivamente per lo sviluppo e la produzione della bambola. Anche Giochi Preziosi, titolare di Trudi da luglio 2019, «dichiara l’estraneità verso ogni operazione intrapresa dalla precedente gestione del marchio friulano contattato all’epoca da Tbs Crew». E «si riserva di intraprendere eventuali azioni legali qualora si riscontrasse un proseguo di notizie errate e fuorvianti a danno del marchio stesso». Sulla vicenda della bambola mascotte è in corso un’inchiesta della procura milanese che vede l’imprenditrice digitale indagata per truffa aggravata.


Cosa scrisse e sponsorizzò Ferragni all’epoca

All’epoca l’influencer annunciò: «Visto che molti di voi hanno amato la bambola Chiara Ferragni che creammo per il nostro matrimonio (con il rapper Fedez, ndr) abbiamo deciso di creare un’edizione limitata della Chiara Ferragni Mascotte: si vende ora su The Blonde Salad e tutti i profitti andranno a Stomp out bullying, un’organizzazione no profit per combattere contro il cyberbullismo, un argomento molto vicino al mio cuore». I giornalisti del programma Zona Bianca hanno contattato su LinkedIn la ceo e fondatrice di Stomp out bullying, Ross Ellis, che, sollecitata sulla vicenda, ha negato di conoscere l’imprenditrice. Non sa «chi sia questa donna (Chiara Ferragni, ndr)» e afferma di «non aver ricevuto alcuna donazione».


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