Ilaria Salis, la Lega accusa: «Assalì un nostro gazebo nel 2017», il legale smentisce: «Fu assolta». Salvini: «Va processata a Budapest» – Il video

Il Carroccio ha ricordato il precedente di 7 anni fa a Monza, ma l’avvocato ha sgonfiato l’episodio: «Il giudice ha stabilito che non ha commesso il fatto»

«Il 18 febbraio 2017, a Monza, un gazebo della Lega veniva assaltato da decine di violenti dei centri sociali. Per quei fatti Ilaria Salis è finita a processo, riconosciuta dalle militanti della Lega». In una nota la Lega definisce «scioccanti» le immagini di Ilaria Salis, la 39enne ex insegnante italiana portata in catene a mani e piedi in un’aula di tribunale in Ungheria. L’attivista è detenuta dal febbraio 2023 con l’accusa di tentato omicidio per aver partecipato all’aggressione a due estremisti di estrema destra. Nel comunicato, la Lega ricorda un precedente di 7 anni fa che l’avrebbe vista coinvolta, durante una manifestazione anti-Salvini in cui venne preso d’assalto un gazebo. «Le sue vicissitudini offrono l’opportunità di ribadire che il legittimo esercizio del dissenso non può mai sfociare in episodi di violenza, soprattutto come quelli messi in atto contro giovani indifese aggredite da un branco come successo a Monza», si legge ancora. E a ricordare l’episodio c’è anche il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. Sono «brutte immagini», ribadisce, ma aggiunge: «Non sembra una educanda, prima che la sinistra e i suoi giornali la trasformino in Madre Teresa, possiamo sapere se questa insegnante ha anche altri precedenti?». Ma è il legale di Salis a replicare a queste accuse: «È stata assolta per non aver commesso il fatto. Il giudice nella sentenza ha specificato che risulta aver partecipato solo al corteo senza in alcun modo aver partecipato all’azione delittuosa di altre persone né di aver in qualche modo incoraggiato o supportato altri a farlo». E smentisce anche la ricostruzione fornita dal Carroccio: «Il giudice nella sentenza ha specificato che risulta aver partecipato solo al corteo senza in alcun modo aver partecipato all’azione delittuosa di altre persone né di aver in qualche modo incoraggiato o supportato altri a farlo».


Salvini: «Assurdo faccia la maestra»

Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, da Bruxelles, interviene su la Repubblica per affrontare la vicenda. «È assurdo che questa Salis in Italia faccia la maestra, non credo possa fare quel lavoro», dice prima di andare a un convegno sui valichi alpini, «Vi pare normale che una maestra elementare vada in giro per l’Europa – e adesso scopro anche in Italia – a picchiare e sputare alla gente?». Secondo il vicepresidente del Consiglio, «non è accettabile che si vada in tribunale con i ceppi», ma «quella donna se è colpevole deve pagare. E se il reato l’ha commesso in Ungheria deve essere processata in Ungheria. La sinistra ci dice sempre che dobbiamo rispettare la magistratura, ecco, allora rispettino anche la magistratura ungherese».


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