L’Ue indaga sul possibile «cartello degli pneumatici». Pirelli: «Sempre agito nel rispetto di tutte le norme»

La Commissione europea ha ordinato ispezioni a sorpresa nelle sedi di aziende del settore in vari Paesi dell’Ue

La Commissione europea sta effettuando ispezioni a sorpresa nelle sedi di aziende del settore degli pneumatici in vari Paesi dell’Ue. Lo ha reso noto la stessa istituzione di Bruxelles, che teme che le società coinvolte abbiano violato la normativa antitrust dell’Ue che vieta la creazione di «cartelli» tra i colossi dell’industria dei battistrada e di «pratiche commerciali restrittive della concorrenza», con lo scopo di fissare e sostenere artificialmente i prezzi. I prodotti interessati dagli accertamenti dell’Antitrust europeo sono pneumatici per auto, furgoni, camion e autobus venduti nello Spazio economico europeo. «La Commissione – si legge nella nota – teme che sia stato messo in atto un coordinamento sui prezzi tra le società ispezionate, anche attraverso comunicazioni pubbliche».


Non sono stati fatti nomi delle società interessate, ma una dopo l’altra Continental, Michelin, Bridgestone, Goodyear, Nokian e Pirelli hanno confermato di aver ricevuto la visita dei funzionari della Commissione, accompagnati dai rappresentanti delle authority antitrust nazionali. Pirelli, citata dal Sole 24Ore, ha fatto sapere come nel confermare «la correttezza del proprio operato e di aver agito nel totale rispetto di norme e regolamenti», sta garantendo «pieno supporto all’Autorità nell’ambito degli accertamenti in corso», si legge nella nota. La Commissione ha intanto ricordato ieri che «le ispezioni senza preavviso costituiscono una fase investigativa preliminare in caso di sospette pratiche anticoncorrenziali. Il fatto che la Commissione svolga tali controlli non significa che le imprese sono colpevoli di comportamenti anticoncorrenziali, né anticipa il giudizio sull’esito dell’indagine stessa», ha concluso.


Foto copertina: immagine d’archivio

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