Il sindaco di Venezia Brugnaro: «Chiedo scusa a tutti per il ticket per entrare in città, ma cerchiamo di non farla scoppiare»

Il primo cittadino: soffriamo di overtourism

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro chiede scusa a tutti per il ticket. Ma dice anche che è necessario: «L’obiettivo non è chiudere la città, ma non farla scoppiare». Tra meno di cento giorni il contributo d’accesso per i visitatori giornalieri da 5 euro da pagare in alcuni periodi dell’anno entrerà in vigore. E Brugnaro spiega che non c’erano alternative: «Venezia è luogo di tutta l’umanità, chi la visita deve rispettarla». Si comincia il 25 aprile: «Partiamo il giorno di San Marco, lo facciamo in punta di piedi e solo per 29 giorni, almeno in questo primo anno sperimentale. Il ticket lo pagheranno solo i turisti giornalieri, quelli cioè che arrivano alla mattina e tornano a casa alla sera, non le persone che soggiorneranno negli alberghi».


La decisione

Perché, spiega il primo cittadino in un’intervista al Corriere della Sera, «la città deve essere vivibile, sia per chi ci abita che per chi la visita, e in alcune giornate di particolare afflusso rischia di non esserlo». L’idea, ammette Brugnaro nel colloquio con Francesco Bottazzo, è stata sua: «Ci ho pensato per un po’ poi ho chiesto aiuto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha patrocinato l’idea: ci ha creduto, ha contattato il governo e spinto per una legge che potesse far attivare una sperimentazione. Ci metto la faccia, cosa che normalmente la politica non fa». Perché la città soffre di overtourism: «Venezia non muore, è normale che sia visitata da tanta gente, ma al contempo deve essere rispettata. Io non penso al numero chiuso, piuttosto la nostra sfida è quella di rendere prenotabile la città. Adesso abbiamo tutti gli occhi addosso, ci stanno chiamando da ogni parte del mondo».


Decongestionare la città

E sull’accusa di voler solo fare cassa: «L’obiettivo è decongestionare la città, non avere più soldi: abbiamo già stimato che il provvedimento alla fine ci costerà di più di quanto incasseremo. Ci serve piuttosto per dire quali sono le regole da rispettare a Venezia, una città fragile diversa da tutte le altre». I controlli saranno a campione e senza nessun limite di entrata. Poi, dopo aver analizzato i dati, la giunta deciderà se prorogarlo.

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