Genova, la gita è troppo cara. Gli studenti rinunciano a partire: «Un momento formativo che non può essere subordinato al reddito»

La gravità della situazione ha suscitato l’attenzione del sindacato studentesco: «Non vogliamo restare a guardare mentre davanti ai nostri occhi continua l’ingiusto fenomeno delle gite d’oro»

Alcune classi del liceo Leonardo da Vinci di Genova rinunciano alla gita scolastica. Il motivo? Il costo troppo alto: 700 euro a persona. La gravità della situazione, scrive la Repubblica, ha suscitato l’attenzione del sindacato studentesco, che da anni contesta il prezzo richiesto agli studenti per prendere parte alle gite organizzate dagli stessi Istituti. «Non vogliamo restare a guardare – spiega Francesco Devoti, segretario della Rete degli Studenti Medi della Liguria – mentre davanti ai nostri occhi continua l’ingiusto fenomeno delle gite d’oro». Per il segretario della Rete è infatti inaccettabile che «si chieda alle famiglie di sborsare cifre così esose, specialmente se ciò accade nonostante esista, seppur non violata in senso formale, una delibera del Consiglio d’Istituto che fissa il tetto per le gite a seicento euro». Si tratta, quindi, di «un’ulteriore prova della visione intrinsecamente classista che si ha della scuola di oggi – afferma Devoti -, disattenta alle classi meno abbienti e verso le esigenze di tutti e tutte».


«Non possiamo più chiamarla scuola pubblica»

Per la Rete degli Studenti Medi ligure ciò che viene messo in discussione è lo stesso concetto di scuola pubblica. «Non possiamo continuare a chiamarla così – tuona Devoti -: anziché farsi promotrice della rimozione degli ostacoli che impediscono la piena uguaglianza sostanziale, acconsente al perorarsi dell’iniquità». I sindacati studenteschi precisano inoltre come le stesse gite scolastiche rappresentano un «momento formativo» che non può in alcuno modo «essere subordinato al reddito di ciascuno e ciascuna», gli fa eco Cesare Barbano, responsabile organizzativo della Rete ligure. Le istituzioni, infine, «debbono farsi carico di questa situazione, prevedendo strumenti che permettano di rendere le gite scolastiche realmente inclusive e nelle disponibilità di tutti gli studenti e tutte le studentesse», conclude.


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