Giuseppe Conte (M5s): «Non siamo i loro satelliti, con il Pd c’è un rapporto alla pari»

Il leader dei grillini: la differenza è nel Dna

Con il Pd c’è un rapporto alla pari. Ma non ci allineiamo come satelliti. Lo dice oggi il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte in un’intervista al Corriere della Sera. «Nel Pd esiste ancora, in alcuni, un riflesso condizionato. La memoria di un passato in cui quel partito aveva una vocazione maggioritaria e una pretesa egemonica. Oggi non funziona più lo schema dei satelliti che ruotano attorno a loro. Oggi c’è un rapporto alla pari», dice Conte nel colloquio con Marco Ascione. E ancora: «Dobbiamo scacciare l’ipocrisia: non possiamo nasconderci le differenze, anzi proprio su queste serve un chiarimento. E soprattutto non si può chiedere certo al Movimento di abbandonare quella forza propulsiva che da oltre 10 anni sta cambiando il Paese. Noi siamo questo», aggiunge l’ex premier. Che poi precisa: «Leggo sui giornali che il nostro obiettivo sarebbe quello di ottenere un voto in più del Pd. O che mireremmo appunto a essere noi a comandare. Non è così. La differenza tra noi e gli altri è nel Dna. Come potremmo camminare uniti se poi non riuscissimo a lavorare nella stessa direzione non solo sul tema dei conflitti bellici ma, ad esempio, sulla transizione ecologica? O sulla questione morale e della legalità? O per una politica che vada incontro alle sofferenze oltre che dei più poveri anche del ceto medio?». Infine: «Vogliamo solo discutere e non ci allineiamo al Pd. La verità è che mentre noi abbiamo fatto chiarezza al nostro interno, tra loro esistono molte anime. E quando un giorno arriverà il voto politico non possiamo permetterci ambiguità».


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