Alaska Airlines, il rapporto sul portellone esploso in volo: «Fissato male, mancavano quattro bulloni». L’imbarazzo di Boeing

L’inchiesta dell’autorità Usa per la sicurezza dei trasporti sull’incidente in quota del 5 gennaio

Bulloni mancanti: sarebbe questa la causa dell’incidente dello scorso 5 gennaio in cui il portellone di un Boeing 737 Max 9 in uso all’Alaska Airlines si staccò a pochi minuti dal decollo da Portland, in Oregon. È quanto sostiene un rapporto del National Transportation Safety Board degli Stati Uniti, che ha pubblicato i primi risultati delle indagini condotte sull’accaduto. Sembra infatti che mancassero all’appello i quattro chiavistelli che avrebbero dovuto chiudere la porta inutilizzata della fusoliera. L’autorità di vigilanza sulla sicurezza dei trasporti ha affermato che i quattro bulloni sono stati rimossi mentre gli operai riparavano i rivetti danneggiati l’anno scorso presso lo stabilimento Boeing di Renton, a Washington. Il buco nel portellone era costato un atterraggio d’emergenza, ma miracolosamente non c’era stato nessun ferito.


La ricostruzione

Una foto scattata durante i lavori mostra che almeno tre bulloni non erano stati sostituiti, mentre la posizione del quarto non era chiaramente visibile nell’inquadratura. Ipotesi supportata anche da alcune prove fotografiche, come spiega il Guardian. L’incidente è avvenuto pochi minuti dopo il decollo del volo Alaska Airlines 2182. Il pannello che copriva un’uscita di emergenza inutilizzata, noto come tappo della porta, è esploso dopo pochi istanti, lasciando un buco sul lato del tubo principale dell’aereo. All’epoca l’amministratore delegato di Boeing, Dave Calhoun, aveva parlato di «un errore» che «non doveva più succedere».


Mesi neri

Adesso Calhoun ha dichiarato: «Qualunque sia la conclusione finale raggiunta, Boeing è responsabile di ciò che è accaduto. Un evento del genere non deve accadere su un aereo che esce dalla nostra fabbrica. Dobbiamo semplicemente fare meglio per i nostri clienti e i loro passeggeri. Stiamo implementando un piano globale per rafforzare la qualità e la fiducia dei nostri stakeholder. Serviranno azioni significative, dimostrate e trasparenza in ogni momento – ed è su questo che siamo concentrati». Di certo la compagnia ha bisogno di risollevare la propria reputazione in questi mesi difficili: due giorni fa, il 5 febbraio, una revisione interna aveva messo in luce come uno dei fornitori dei 737 avrebbe praticato due fori sulle fusoliere in punti sbagliati. Il problema riguarda una serie di velivoli ancora in fase di lavorazione, dunque non quelli attualmente in circolazione, s’è affrettata a precisare l’azienda. 

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