Ilaria Salis, a Budapest sale la tensione per il Giorno dell’Onore 2024: «Possibili scontri davanti al carcere». A Venezia occupato il consolato

Un anno fa l’Italiana veniva arrestata. Oggi la sua figura potrebbe polarizzare ulteriormente gli scontri della manifestazione neonazista ungherese

«Ilaria Salis libera subito». Sono queste le parole scandite dai manifestanti del centro sociale Rivolta di Marghera che questa mattina hanno occupato il consolato ungherese di Piazzale Roma, a Venezia. Nelle stesse ore in cui il ministro della Giustizia Carlo Nordio è in visita a Padova, sono circa 30 gli attivisti che chiedono la scarcerazione della docente italiana detenuta a Budapest in attesa di processo con l’accusa di aver partecipato alle percosse di militanti di estrema destra un anno fa nella capitale ungherese durante le manifestazioni del Giorno dell’Onore. «Siamo qui perché vogliamo la sua libertà, perché questo processo è una farsa che vuole solo punire l’antifascismo, in uno stato dove vengono non solo tollerate, ma promosse, le ronde antimigranti ai confini. Una politica antidemocratica», dichiarano gli attivisti. Intanto, proprio come un anno fa, in Ungheria è tutto pronto per un altro Giorno dell’Onore, la celebrazione con cui si ricordano le vittime tra i le truppe ungheresi e quelle di Hitler, al tempo alleate, morte durante l’assedio di Budapest della Seconda Guerra Mondiale da parte dell’Armata Rossa.


Cos’è il Giorno dell’Onore

Particolarmente cara ai gruppi neonazisti, la ricorrenza è quella durante la quale lo scorso anno è stata arrestata Ilaria Salis, per mesi in pessime condizioni di detenzione, nelle ultime settimane migliorate grazie al lavoro diplomatico italiano. Il giorno più intenso sarà probabilmente domani, sabato 10 febbraio. In vista dell’evento, infatti, nella capitale ungherese sono in arrivo gruppi di estrema destra provenienti da tutta Europa, Italia compresa. Si tratta di una celebrazione formalmente vietata, ma praticamente consentita e persino incentivata dal governo di Viktor Orbán che ha finanziato – si legge su Repubblica – con circa 150 mila euro concerti che si svolgeranno nel Giorno dell’Onore, oltre a mostrarsi particolarmente tollerante nei confronti della violenza di estrema destra. In passato, i neonazisti hanno attaccato senza apparenti provocazioni persone straniere, si sono resi protagonisti di aggressioni nel quartiere ebraico e nei campi rom, oltre che irruzioni in tre ristoranti vegani «frequentati da comunisti».


Le manifestazioni segrete

Anche quest’anno gli estremisti di destra si stanno organizzando sui gruppi Telegram, il più noto dei quali è chiamato Festung Budapest (la Fortezza di Budapest). D’altro canto, i gruppi di estrema sinistra stanno preparando la risposta e l’oggetto dello scontro potrebbe diventare proprio Ilaria Salis – «l’antifascista di merda italiana», così viene definita sul Telegram dei neonazisti – con il rischio che gli scontri scoppino persino davanti al carcere dove la docente italiana è reclusa in attesa di processo. Il condizionale è d’obbligo perché la manifestazione più grande è ancora segreta. Il luogo previsto verrà rivelato solo poche ore prima dell’inizio e potrebbe essere lontano dal centro della capitale ungherese.

Due pesi e due misure

Negli anni scorsi si sono tenute vere e proprie rievocazioni, come le corse campestri lungo gli stessi percorsi battuti dai soldati durante l’assedio per fuggire all’Armata Rossa: trenta, quaranta, sessanta chilometri nei boschi. Si possono acquistare gadget come felpe, magliette, cappelli e giochi da tavolo in vista dell’unico evento pubblico previsto per le 17 di domenica. Sarà allora che ci si incontrerà in piazza Kapistra per illuminare la strada degli «eroi», ovvero i soldati nazisti e i loro alleati. Un contromanifestante denuncia un diverso trattamento a Repubblica: «Noi non possiamo muoverci, ogni centimetro è controllato: siamo intimoriti, ci perquisiscono case e luoghi di lavoro. Se possono, ci sbattono in galera. Ecco perché Ilaria siamo tutti quanti noi».

In copertina: ANSA/DAVIDE CANELLA | Diverse centinaia di persone appartenenti a collettivi anarchici e pro-Palestina si sono radunate in piazza Durante a Milano in solidarietà con Ilaria Salis, anarchica milanese in carcere a Budapest con l’accusa di aver aggredito due neonazisti lo scorso 11 febbraio nella capitale ungherese durante il ‘Giorno dell’onore’, manifestazione a cui partecipano i nostalgici di Hitler, Milano, 13 gennaio 2024.

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